La solerzia sul posto di lavoro non paga: bonus decurtato a un dirigente comunale

Un dipendente ha portato una deliberazione di Giunta ‘fuori sacco’, senza rispettare i tempi canonici e per questo si è visto assegnare una penalizzazione

Il Comune di Pavia (Torres)

Il Comune di Pavia (Torres)

Pavia, 27 agosto 2015 - Lavorare stanca, ma lavorare con troppa celerità può anche risultare penalizzante. Lo sa bene un dirigente del Comune di Pavia che ha portato una deliberazione di Giunta ‘fuori sacco’, senza rispettare i tempi canonici per esigenze amministrative e per questo si è visto assegnare una penalizzazione. I riflessi si vedono nell’assegnazione della retribuzione di risultato che oggi sarà in pagamento. ‘Premi’, che sulla carta dovrebbero essere assegnati da un Nucleo di valutazione esterno alla Giunta sulla base dei risultati ottenuti e dei rapporti che i dirigenti hanno con i dipendenti, ma che sollevano sempre polemiche. «Il nucleo di valutazione nominato dall’Amministrazione Depaoli non ha nulla di nuovo – commenta il sindacalista dei dirigenti iscritti alla Uil, Guido Corsato –, è antico. Infatti due componenti dell’attuale Nucleo lo erano già durante la Giunta Cattaneo e il terzo proviene dall’Amministrazione Albergati (anni 2000-2009). Risultato: la classifica dei ‘buoni’ e dei ‘cattivi’ è rimasta immutata nel tempo».

Al top si collocano Antonella Carena (Servizi sociali), Ivana Dello Iacono (Risorse Umane), Daniela Diani (Servizi finanziari). Subito dietro Susanna Zatti (Cultura) e Gianfranco Longhetti seguiti da Francesco Moro (Ambiente) e Francesco Grecchi (Lavori Pubblici). Più dietro Guido Corsato (Ecologia e Urbanistica) che però sarebbe l’ultimo in classifica, se non fosse perché nell’esprimere una valutazione per Marcello Adduci, Valentina Dalmazio e Gianluca Giurato sono stati considerati soltanto 8 mesi. Complessivamente comunque ai dirigenti saranno erogati oltre 164mila euro, somma che fa saltare la mosca al naso di Maurizio Poggi, segretario provinciale della Uil Fpl: «A una decina di persone il Comune eroga 164mila euro come retribuzione di risultato e 230mila per poco meno di 600 dipendenti. C’è una disparità enorme. Inoltre, molti dirigenti nei decreti di nomina delle posizioni organizzative hanno delegato una serie di competenze tipicamente dirigenziali quali la gestione del personale, la gestione finanziaria (disposizione di liquidazione) e addirittura il raggiungimento degli obiettivi del settore. E appare anche anomalo che gruppi di dirigenti appartenenti alla stessa ‘fascia’ abbiano l’assegnazione dello stesso importo al centesimo. Secondo noi dovrebbe essere premiato il livello di responsabilità e la complessità delle procedure gestite».

DAL CANTO suo Guido Corsato come dipendente quindici giorni fa ha avanzato la richiesta di accesso agli atti relativamente alla procedura di valutazione. «Intendo chiarire tutti i lati oscuri del procedura – conclude – e conseguentemente richiederne la riformulazione».

manuela.marziani@ilgiorno.net