Il Castello di Mirabello chiede aiuto: servono interventi subito

Lo storico edificio è da tempo teatro di degrado di Manuela Marziani

Lo storico pavese Luigi Casali

Lo storico pavese Luigi Casali

Pavia, 27 luglio 2015 - Interventi urgenti perché il castello di Mirabello è diventato la «casa» di numerosi piccioni. Il Comune intende effettuarli e chiedere alla Fondazione Cariplo un contributo per le spese. La determinazione è venuta dopo il sopralluogo della Soprintendenza ai beni architettonici. Accompagnato dall’assessore all’Innovazione Laura Canale e dal presidente dell’associazione Parco Vecchio, il soprintendente Roberto Nessi ha recentemente visitato l’antico edificio dove si svolse la battaglia di Pavia. «Il castello soffre di un degrato accentuato - ha detto il soprintendente -. Occorre fare una disinfestazione dai piccioni, ma può essere recuperato. Il Comune e le associazioni hanno molte idee legate alla cultura e buone possibilità di successo». Quello che piace in particolare, però, è la zona in cui si trova il castello, immerso nel parco in cui si affrontarono gli eserciti spagnolo e francese e vicino al Naviglio. «Ho visitato il castello due volte a distanza di poco tempo - ha sottolineato l’assessore Laura Canale - e mi sono accorta che la situazione peggiora. Ci sono dei buchi dai quali entrano i piccioni. Bisogna intervenire e farlo anche in modo ecosostenibile come prevedono alcuni studi di fattibilità che consentirebbero al castello di ottenere un’autonomia energetica, abbattendo i costi».

Una volta messe le mani sull’edificio, poi, le idee su come riutilizzarlo non mancano. Luigi Casali (nella foto) con l’associazione Parco Vecchio da tempo si batte per un recupero dell’edificio e di tutto il parco che lo circonda. «La strada giusta - sostiene Casali - è una sinergia con il Comune che può investire per sistemare il castello. Questo edificio ha potenzialità enormi e potrebbe essere aperto alla città. Abbiamo presentato un progetto che prevede anche una sala conferenze e un centro turistico». Il progetto che vuole ridare vita al castello alla periferia della città prevede una spesa di 7 milioni di euro con i quali risistemare l’edificio, lo scalone d’onore e gli affreschi. Negli spazi ristrutturati potrebbe trovare posto un museo dedicato alla battaglia di Pavia, senza tralasciare un ristorante destinato ai giovani cuochi. Alla battaglia è legata la famosa zuppa alla pavese nota in tutto il mondo. Per le scuole poi si potrebbe pensare alla creazione di orti didattici e a percorsi a tema per studiare la storia sui luoghi in cui la storia è accaduta. In un’ottica green non potrebbero mancare una pista ciclabile che colleghi Mirabello a Certosa e anche un punto di noleggio bici, una ciclofficina e un infopoint. Infine, nella casa colonica potrebbero essere ospitati gli studenti in visita alla città.