Dopo anni di attese, ecco il Centro dialisi di Casorate Primo

Taglio del nastro con anche l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera

L'inaugurazione del centro dialisi

L'inaugurazione del centro dialisi

Casorate Primo (Pavia), 26 luglio 2016 - Dopo la gogna mediatica di qualche mese fa per i cinque anni passati da quando la nuova struttura era stata terminata e ancora non era utilizzata, oggi è arrivata l'attesa inaugurazione del nuovo Centro dialisi dell'ospedale Carlo Mira di Casorate Primo. E se lo scorso marzo il da poco direttore generale dell'Asst di Pavia, Michele Brait, aveva dichiarato davanti alle telecamere di Striscia la notizia "Ce ne stiamo occupando", oggi al taglio del nastro è stato pubblicamente ringraziato dal sindaco Antonio Longhi: "E' stato fatto in pochi mesi quel che non era stato fatto in diversi anni".
 
Un "gioco di squadra" che ha coinvolto anche l'Amar (Associazione malattie renali Alberto Bossi) presieduta da Paola Rossi Raccagni, che ha donato i 10 televisori (9 per i posti di dialisi e uno per la sala d'attesa) "per rendere un po' più lievi - come ha dichiarato la presidente - le lunghe ore della dialisi". Un'inaugurazione alla quale non ha voluto mancare l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, che oltre a sottolineare l'apprezzamento per il "decisionismo" della nuova direzione dell'Asst pavese, ha colto l'occasione per parlare del futuro dell'ospedale di Casorate Primo, da anni nel limbo tra ventilate chiusure (sempre negate) e progetti per una 'ri-destinazione' funzionale ai bisogni del territorio. "E' intenzione della Regione - ha detto l'assessore Gallera - trasformare l'ospedale di Casorate in Presidio ospedaliero territoriale. Esiste già un progetto di ristrutturazione, che oggi è in fase di valutazione dagli uffici tecnici regionali, nostro compito sarà sbloccare i finanziamenti necessari e fare in modo che, prima del termine della legislatura, il Pot entri in attività per fornire ai malati cronici di questo territorio una risposta di eccellenza com'è abituata la sanità lombarda".