Cantine La Versa, quattro giorni decisivi per la ristrutturazione della società

Sono quattro le fasi fondamentali in cui si articolerà la procedura per formalizzare l'accordo di ristrutturazione anche con l'adesione di nuovi soci P.R.

Abele Lanzanova

Abele Lanzanova

Santa Maria della Versa, 26 aprile 2015 - Quattro giorni di tempo, lunedì compreso e fino al 30 aprile, per raccogliere le adesioni, in linea di massima, ma da formalizzare con tanto di documento, per l'accordo di ristrutturazione della cantina «La Versa» ovvero la svolta ed il superamento del concordato preventivo autorizzato, il 5 marzo scorso, dal Tribunale. Come ci si può arrivare all'accordo? In quattro fasi, ma con una scaletta di decisioni a date ravvicinatissime. La prima ossia l'ok delle banche, ci sarebbe già al 100%. La seconda è la più problematica e decisiva al tempo stesso: i soci che hanno sottoscritto, a dicembre, il nuovo capitale sociale dopo l'azzeramento del patrimonio, rinunciano al 50% dei crediti vantati per le forniture 2010 (ancora da pagare) e l'altro 50% diventa capitale sociale per un totale di 1,5 milioni di euro. La terza fase può rinforzare la seconda, attraverso l'adesione anche di quei soci che, sin qui, non hanno sottoscritto il nuovo capitale sociale e la quarta fase è l'ingresso dei soci investitori guidati dall'imprenditore bresciano, Abele Lanzanova con l'iniezione di liquidità pari a 4 milioni di euro. Se tutto funziona (e se non funziona si apre uno scenario di totale incertezza), entro ottobre la storica cantina fondata nel 1905 potrebbe ritrovarsi con risorse ed energie necessarie per funzionare a pieno regime. Lanzanova ha attaccato chi lo critica, Consorzio Vini Doc compreso: «se hanno progetti e risorse per la cantina, si facciano avanti. Io ci ho messo faccia e firme davanti al Tribunale».