Badante e figlia di un'anziana rubano i gioielli di casa per rivenderli al compro-oro

Sembra la trama di un telefilm poliziesco, ma a volte la realtà supera la finzione di Stefano Zanette

Nel bottino c'erano anche gioielli

Nel bottino c'erano anche gioielli

Vigevano, 4 maggio 2015 - Sembra la trama di un telefilm poliziesco, ma a volte la realtà supera la finzione. Una donna di 60 anni, costretta su una sedia a rotelle per una patologia invalidante, ha chiamato i carabinieri per denunciare una serie di furti nella sua abitazione: le sparivano gli ori di famiglia. E i militari hanno scoperto che i responsabili dei furti non erano degli ignoti ladri, ma la stessa figlia 18enne dell’invalida, con la complicità della badante e dei 2 rispettivi fidanzati, che le aiutavano a rivendere i gioielli in negozi compro-oro fuori zona. S.Z., 18enne di Vigevano, e A.S, badante 37enne di Cassolnovo, insieme ad A.A.N., 28enne nato in Congo e residente a Bollate (fidanzato della 18enne) e R.P., 34enne siciliano residente a Milano (fidanzato della badante) sono stati tutti denunciati, in stato di libertà, per furto aggravato in concorso. Tutto era iniziato lo scorso 8 aprile, quando per la prima volta la 60enne aveva chiamato i carabinieri di Vigevano, intervenuti nell’abitazione con una pattuglia del Radiomobile. La donna aveva trovato la porta di casa aperta e le mancavano dei gioielli in oro. La cosa si è poi ripetuta due giorni dopo, quando ancora la disabile ha trovato la porta di casa aperta e altri gioielli mancanti da un altro nascondiglio.

I carabinieri, insospettiti per la ripetizione a breve distanza di tempo dei due episodi, hanno però appurato che la porta non presentava segni di effrazione o scasso. E i malviventi sembravano entrati in azione a colpo sicuro, come se sapessero dove era nascosto l’oro, senza dover frugare e mettere a soqquadro la casa. Qualche giorno dopo, un terzo furto, sempre con le stesse modalità, ha portato i sospetti sulla badante 37enne, anche perché la casa non era frequentata da altre persone. Così i carabinieri hanno aspettato la badante fuori dall’abitazione, sorprendendola con un sacchetto con alcuni gioielli d’oro. A quel punto la donna, che assisteva l’invalida da circa 3 anni, confessava di aver materialmente commesso i furti, anche se raccontava che l’idea dei colpi era arrivata dalla figlia 18enne della padrona di casa, che l’aveva indirizzata ai nascondigli dove la madre teneva gli ori di famiglia.

Quando i carabinieri hanno sentito la ragazza per verificare la sua versione dei fatti, inizialmente ha negato ogni complicità con la badante della madre, fingendosi estranea ai furti. Ma poi è crollata, consegnando spontaneamente un altro sacchetto con altri gioielli spariti alla madre. Grazie a una ricevuta (di circa 2mila euro) di un negozio compro-oro di Cesano Maderno (in provincia di Monza-Brianza), trovata alla badante, i militari sono andati a visionare gli oggetti venduti, scoprendo la complicità dei due fidanzati. Con l’oro intercettato prima che fosse venduto e quello trovato nel negozio, i carabinieri hanno recuperato refurtiva per un valore complessivo di circa 6mila euro. stefano.zanette@ilgiorno.net