A Pavia il sindaco terrà l’orazione del 25 aprile. E scoppia la polemica

La Liberazione divide anche quest'anno. L'ex primo cittadino Cattaneo attacca: "Depaoli autoreferenziale, avrebbe dovuto lasciar parlare qualcun altro. A questopunto io non ci sarò"

Il sindaco Massimo Depaoli, 55 anni

Il sindaco Massimo Depaoli, 55 anni

Pavia, 4 aprile 2015 - "Questa giunta si conferma autoreferenziale. Ha una visione miope e ci siamo abituati presto a non volare alto. Così Pavia torna nel suo sonno". Guardando il programma previsto dal Mezzabarba per il 70° anniversario della Liberazione, l’ex sindaco Alessandro Cattaneo, è caustico. Vedere come relatore ufficiale l’attuale primo cittadino, Massimo Depaoli proprio non gli piace. "Personalmente ho sempre voluto lasciare ad altri il compito di tenere la relazione ufficiale - ha proseguito Cattaneo - perché ritenevo che i pavesi volessero ascoltare una voce diversa, non chi potevano sentire quotidianamente". E, nel cercare un relatore, negli anni passati l’amministrazione guidata da Cattaneo aveva cercato di effettuare un percorso, affidando di volta in volta il compito a chi rappresentava un pezzo importante di quella pagina di storia. "Mi mancava di invitare chi, insieme ai partigiani ha portato la libertà – ha proseguito Alessandro Cattaneo – e quindi un rappresentante delle forze armate alleate, un americano o un inglese".

Invece, nella mattinata del 25 aprile degli stranieri saliranno sul palco. Sono i sindaci delle città gemellate di Besançon, Hildesheim e Zante, che Massimo Depaoli ha invitato. "Ho voluto invitarli perché celebreremo il 70° anno di pace in Europa – ha detto il primo cittadino. Francia, Germania e Italia ora sono insieme in Europa e spero possano esserlo ancora per molto tempo, nel futuro insieme alla Grecia". Tra gli invitati c’era anche Vilnius (con la quale si sono rotti i rapporti) e Gerusalemme che non potrà essere presente per impegni del sindaco.

Quanto, invece, alla relazione ufficiale, Depaoli non ritiene tanto anomalo che sia il primo cittadino a tenerla. "Non mi sono proposto – ha sottolineato –, me l’hanno chiesto ritenendo fosse opportuno che nel 70° anniversario l’oratore ufficiale fosse un rappresentante delle istituzioni. L’auspicio era che sul nome del sindaco, come ruolo istituzionale, non ci fossero le solite contestazioni, immancabili ad ogni 25 aprile". Invece le polemiche non mancanno. "Speravo e ritenevo che il 25 aprile dovesse essere la festa di tutti e non solo di una parte – ha concluso Cattaneo –. Vedo che non è così. Di conseguenza in quella data sarò da un’altra parte".