Venerdì 26 Aprile 2024

Consigliera del Pd investita per vendetta. I testimoni: «Volevano ucciderla»

Pavia, la nuova ricostruzione dell’incidente a Elena Maria Madama apre scenari inquietanti di Nicoletta Pisanu

Identikit del pirata della strada che ha travolto la consigliera pd Elena Madama a Pavia

Identikit del pirata della strada che ha travolto la consigliera pd Elena Madama a Pavia

Pavia, 23 novembre 2014 - E' stata trascinata volontariamente, per quasi un chilometro, dopo essere stata investita senza pietà dai banditi. Per gli investigatori, è una prima certezza nell’intricata inchiesta per dare un nome ai colpevoli. Elena Maria Madama, 26 anni, consigliera comunale del Pd a Pavia, resta inchiodata al suo letto, in gravi condizioni, all’ospedale Niguarda. Ed è la seconda certezza. Più difficile capire il motivo di tanta ferocia da parte dei banditi, la sera di dieci giorni fa in Strada Nuova, in pieno centro storico, a Pavia.

La procura, nelle ore successive al fatto, ha aperto un fascicolo per tentato omicidio a carico dei due ladri rimasti al momento ignoti. E sta indagando a 360 gradi, anche se al momento due delle piste battute divergono in due differenti ipotesi investigative: la prima, che Elena abbia contestato ai banditi la guida a folle velocità, o comunque un’infrazione al codice della strada in centro, e per vendetta sia stata travolta e ridotta in fin di vita. La seconda ipotesi, invece, è che la giovane consigliera avrebbe assistito o lei stessa subito uno scippo da parte dei malviventi, e avrebbe così pagato il fatto di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Così i banditi avrebbero cercato di toglierla di mezzo, non volendo avere testimoni oculari capaci di inchiodarli alle loro responsabilità.

Fatto sta che Elena è stata trascinata sotto le ruote dell’auto (risultata rubata) per circa un chilometro, da piazza Italia fino all’incrocio di via Maffi, dove i due ladri l’hanno poi abbandonata insieme alla vettura per fuggire a piedi, mentre le persone attorno a loro urlavano e chiamavano i soccorsi. Per capire che cosa sia successo negli attimi precedenti, gli investigatori della Questura stanno analizzando i filmati della videosorveglianza e sentendo i resoconti dei tanti testimoni.

Secondo l’ultima versione emersa, Elena stava andando a recuperare la sua auto parcheggiata lì vicino, quando avrebbe rimproverato allo sconosciuto conducente della Opel una manovra azzardata. A quel punto, lui l’avrebbe investita, di proposito, e lei sarebbe rimasta incastrata tra le ruote e poi trascinata. In parallelo, resta però anche l’ipotesi di uno scippo. Secondo quest’ultima versione, la ragazza sarebbe stata derubata e poi trascinata sull’asfalto. Ipotesi che al momento sembra avere meno riscontri. Si spera nel risveglio della ragazza, per poter sentire la sua versione dei fatti e chiarire il mistero. Intanto, la polizia ha diffuso l’identikit del presunto investitore. Un uomo dai capelli corti, gli occhi piccoli e il viso tondeggiante. Probabilmente straniero, forse dell’Est Europa. Lui e il suo complice sarebbero ladri specializzati nei furti di componenti di auto di alta gamma, nella Opel rubata sono infatti stati ritrovati diversi navigatori molto costosi, tutti razziati.

Proseguono anche le indagini scientifiche sulle impronte e campioni di Dna trovati nell’abitacolo, tra questi anche capelli.