Albania, ultimi preparativi per ricevere domani Papa Francesco

Tirana blindata per la visita del Pontefice. Attesi migliaia di albanesi cattolici e musulmani, anche dal Kosovo, dalla Macedonia, dal Montenegro

Francobolli commemorativi della visita del Papa in Albania (AFP)

Francobolli commemorativi della visita del Papa in Albania (AFP)

Tirana, 20 settembre 2014  - L'Albania ultima i preparativi per ricevere, domenica, Papa Francesco. Il pontefice arriva domani e nella sua breve visita, appena undici ore, promuoverà il dialogo religioso tra la maggioranza musulmana e i cristiani e ricorderà le vittime del comunismo.

Sarà ancora una volta la compagnia aerea Alitalia ad accompagnare Papa Francesco nel prossimo viaggio apostolico a Tirana. Lo annuncia in una nota Alitalia. Il volo sarà operato con un aereo Airbus A321 di Alitalia nominato "Piazza della Signoria-Gubbio", il cui decollo dall'aeroporto di Roma Fiumicino è previsto alle 7.30. Atterrerà all'aeroporto internazionale di Tirana intorno alle 9.00. Il rientro del Pontefice in Italia, sempre con Alitalia, è previsto a Roma Ciampino per le 21.30. A bordo del Volo Papale di Alitalia saranno presenti, oltre a Papa Francesco e alla delegazione pontificia, i rappresentanti dei media italiani ed internazionali.

 

Per Papa Francesco è la quarta visita in terra straniera, la prima in un Paese europeo, dopo i viaggi in Brasile, Terra Santa e Corea del Sud. Le strade della capitale, Tirana, sono vestite a festa, con le bandiere nazionali del Vaticano. Gli operai stanno ultimando la collocazione dell'altare a piazza Madre Teresa, che per un mese è stata sottoposta a un'amplia ristrutturazione, tanto del pavimento che delle facciate degli edifici. Dall'altare il Santo Padre officierà la Messa, alle 11, a cui si aspettano varie centinaia di migliaia di albanesi cattolici e musulmani, arrivati anche dal Kosovo, dalla Macedonia, dal Montenegro e da altri Paesi europei.

Piazza Maria Teresa e una parte del boulevard sono chiuse da venerdì al traffico e 50 franchitiratori si installeranno domenica nei punti chiave della capitale. Domenica Tirana sarà praticamente in stato d'assedio con 600 uomini della Guardia Repubblicana, forze di intervento rapido e forze speciali che si sommeranno ai numerosi agenti di polizia chiamati a vigilare nelle strade attraversate dal pontefice. 

Tutte le persone che assisteranno alla Messa saranno sottoposte a minuziosi controlli di sicurezza, che saranno aumentai ai posti di frontiera che uniscono l'Albania al Kosovo e alla Macedonia, Paesi in cui numerosi albanesi sono stati reclutati nelle fila jihadiste Per ricordare i martiri della fede, in un Paese in cui per vari decenni fu proibito credere in Dio, nel viale principale di Tirana, Deshmoret e Kombit, sono stati collocati i ritratti di 40 sacerdoti assassinati durante la dittatura comunista (1944-19991); e questi si sommano alle centinaia di religiosi cristiani e musulmani assassinati, torturati, incarcerati e deportati solo perché credevano in Dio e custodivano nelle case la Bibbia e il Corano. 

Il dittatore stalinista, Enver Hoxha, che guidò il Paese tra il 1944 e il 1985, proibì nel 1967 la fede e un decennio più tardi l'Albania divenne per mandato costituzionale il primo Paese ateo al mondo. Migliaia di chiese e moschee furono distrutte, trasformate in magazzini e cinema che propagavano l'ideologia marxista, i libri religiosi furono bruciati e ai padri si proibì di mettere ai figli i nomi religiosi degli antenati.

VATICANO: NON AUMENTATO NUMERO UOMINI SICUREZZA - Non è aumentato il numero degli uomini a protezione di Papa Francesco e della Santa Sede. E' quanto apprende l'Agi dalle autorità vaticane e dall'Ispettorato di Polizia presso la Santa Sede, che garantiscono la sicurezza del Pontefice e della Città del Vaticano. Le stesse fonti, pur sottolineando che c'è ovviamente grande attenzione anche in relazione alla situazione internazionale, tengono a precisare che non sono stati presi provvedimenti particolari. Sia da parte vaticana che da parte italiana non c'è stato quindi alcun rafforzamento degli organici. Quello che è stato notato, spiegano i responsabili, è solo un diverso posizionamento degli agenti in occasione dell'Udienza del mercoledì, per la quale peraltro era prevista un'affluenza massiccia di fedeli, maggiore dei precedenti mercoledì. Anche l'Ispettorato di Pubblica Sicurezza Vaticano, a cui è affidata tra l'altro l'esclusiva vigilanza dei sacri palazzi, conferma che il numero di uomini a protezione del Pontefice e della Santa Sede è rimasto immutato.