Omicidio Motta Visconti, prima udienza: Lissi non si presenta in aula e il gup dispone perizia psichiatrica

"È un'udienza tecnica, alle prossime verrà", ha dichiarato il suo avvocato Corrado Limentani prima di entrare in aula al Tribunale di Pavia

Cristina Omes e Carlo Lissi

Cristina Omes e Carlo Lissi

L'imputato, che questa mattina non era presente al palazzo di giustizia di Pavia,  non lo sarà neppure il prossimo 14 maggio, data in cui il gip assegnerà l'incarico agli esperti incaricati di svolgere la perizia psichiatrica. "Ma il signor Lissi sarà comunque presente in una delle prossime udienze, per raccontare quanto è successo - hanno garantito i suoi legali -. È molto afflitto per quanto è successo e disposto a espiare la giusta pena per le sue responsabilità". All'udienza di questa mattina era presente Giuseppina Redaelli, madre di Maria Cristina Omes e nonna dei piccoli Giulia e Gabriele. La signora Redaelli si è costituita parte civile, così come altri parenti delle tre vittime e un'associazione. "La mia vita è finita con la morte di mia figlia e dei miei due nipoti", ha affermato Giuseppina Redaelli al termine dell'udienza preliminare di oggi, ribadendo quanto aveva già dichiarato prima di entrare in aula. "Non potrò mai perdonare Carlo Lissi per quanto ha fatto. Il suo avvocato dice che è afflitto? Doveva pensarci prima. Mi auguro solo che sia fatta giustizia e che quest'uomo stia in carcere e provi le stesse sofferenze che sta facendo vivere a tutti noi. Mi do la colpa di non aver capito in tempo cosa stava succedendo nella famiglia mia figlia. Maria Cristina non mi aveva parlato di problemi con suo marito: quando lei era impegnata per il lavoro, era lui a curare i figli".

ha collaborato Valentina Bertuccio D'Angelo