Noyz Narcos torna con "Monster Reloaded": il rap della Capitale fa tappa a Milano

Poeta di strada, maestro di stile. Noyz Narcos custodisce nella sua musica (e nella sua persona) quella credibilità di cui il rap italiano è da sempre alla ricerca. La prima data del "Monster Reloaded Tour" sarà a Legnano l'8 novembre. E Milano? L'artista ha le idee chiare: "Amo suonare qui più che in ogni altro posto. E' la città in cui tutto può succedere" di Francesca Nera

Il rapper Noyz Narcos

Il rapper Noyz Narcos

Milano, 3 novembre 2014 - Poeta di strada, maestro di stile. Noyz Narcos custodisce nella sua musica (e nella sua persona) quella credibilità di cui il rap italiano è da sempre alla disperata ricerca. Immagini prese in prestito dalla realtà, talvolta filtrate attraverso gli occhi dall'immaginazione. Sempre e comunque plausibili. Le sue rime generano un inferno che spalanca le porte al paradiso di cui Noyz, con il suo "Monster", si erge a perfetto traghettatore. Con questo album, uscito nel 2013 per Propaganda Records, l’artista romano ha contribuito ad accorciare drasticamente le distanze tra underground e mainstream tanto che da poco è uscita una versione deluxe del suo quarto disco solista: “Monster Reloaded”. “Aspetta la notte” (prod. Banf) e “Charlie Sheen” (prod. Sine) sono i due nuovi singoli, mentre le tracce “Monster” e “Via con me” appaiono in una nuova veste, appositamente cucita da Salmo e Big Joe. A completare il repack un dvd e in programma una serie di live per l’Italia, a cominciare dalla data di Legnano l’8 novembre.

“Donne a parte non ho mai avuto la fortuna dalla mia parte”, eppure "Monster Reoladed" è l’edizione aggiornata di un grande successo. Te lo aspettavi? “Francamente no. Il successo di ‘Monster’ è stata una grande sorpresa. Ma devo ammettere che dopo tanti anni di lavoro, e avendo sempre portato avanti la mia musica in modo coerente, era giunta l’ora di fare anche i numeri”.

L'album "Monster Reloaded" di Noyz Narcos

Tra gli inediti c’è "Aspetta la notte". Il brano sembra un po' esulare dai tuoi precedenti: il beat è più fresco e il tono è meno truce del solito. Come mai? “La scelta delle basi non è mai costruita. Quando ne ascolto una che mi piace la uso e basta. In questo caso però volevo creare un brano un po’ più moderno con un tappeto in grado di lasciare maggior spazio alla voce. Oggi si tende molto a svuotare le basi così ho cercato di ricreare quella freschezza e quel tipo di atmosfera, dando al pezzo un tiro più al passo con i tempi. Questo in effetti suona un po’ diverso rispetto ai BPM che utilizzo di solito”.

"Charlie Sheen" invece è un classicone in stile Noyz in cui, tra l'altro, rinnovi il sodalizio con Sine. Com'è nato questo pezzo? “Quello di Sine è il tipico stile che si sposa bene con la mia musica, mi ha sempre convinto. Il pezzo segue la linea guida di M3, il brano da lui prodotto nel 2009 per l’album ‘Guilty’. ‘Charlie Sheen’ è un pezzo molto trascinante, perfetto per i live, proprio come ‘Attica’”.

"Via con me" e "Monster" compaiono sotto forma di remix. Quali le differenze rispetto alle tracce originali? “Nella prima versione 'Via con me' aveva una base triste e vuota mentre con il remix ha acquisito un'impronta più decisa e aggressiva. La traccia è decisamente più incalzante della precedente e l'atmosfera più 'evil'. A dire il vero non sono mai stato un grande fan dei remix ma in questo caso avevo voglia di sperimentare. E devo ammettere che Big Joe e Salmo hanno colpito nel segno. In entrambi i casi si tratta di 'pezzoni' a cui non è stato tolto nulla rispetto agli originali. Semplicemente hanno preso nuova vita”.

Il rapper romano Noyz Narcos

A proposito di "Via con me", nel pezzo dici: "Ho visto i miei sogni finire, gli incubi diventar veri, quando ho scelto questo gioco ho messo i guanti neri...". Cosa è cambiato nella scena rap da quando hai iniziato? “E' cambiata radicalmente. Anzitutto il bacino d'utenza si è allargato in maniera esponenziale. Una volta il rap era un genere di nicchia ora invece è quello più seguito fra i giovani. Ai live si è passati da serate con trecento persone a serate da 3mila. Oltre ai numeri è aumentato anche il livello di consapevolezza fra gli artisti. Un tempo quella del rapper era una vita parallela, si diventava rapper solo a fine giornata. Oggi c'è un approccio nuovo e fare rap è diventato un mestiere a tutti gli effetti”.

C'è qualcuno che ti piace particolarmente? Cosa ascolti di italiano? “Non mi sento di fare nomi. Oggi comunque, anche grazie a internet, i rapper sono tantissimi e il livello è sicuramente molto alto. Era quello che doveva succedere da anni. Seguo tutto quello che esce. Ogni novità. Diciamo però che non è il tipo di musica che ascolto tutti i giorni in auto...”.

In Italia sei l'emblema dell'underground. Questo mondo ti rappresenta appieno o te lo senti un po' stretto? “Il vero concetto di underground l'ho superato con i numeri e le vendite ma sono sempre rimasto all'interno di un'etichetta indipendente. Per scelta. Mi piace l'idea di essere la punta di questo genere. Il mondo underground non mi va affatto stretto, rivendico questa posizione con grande orgoglio”.

In "Zone d'Ombra" dici: "…tutto il male di una vita, tutto quanto in una rima...". Le immagini truci dei tuoi testi attingono più dalla realtà o dall'immaginazione? “Attingo da entrambe. Quando scrivevo agli inizi (un decennio fa) era tutto più naturale e recuperavo suggestioni dalla strada e dalla vita di tutti i giorni. Negli anni, acquisendo maggior consapevolezza, tendo ad affidarmi più spesso all'immaginazione. Tendenzialmente mi piace fondere le due cose alla ricerca di quel filo sottile che separa la realtà dall'immaginazione”.

L'album "Monster" di Noyz Narcos

Roma, oltre ad essertela tatuata sulla mano, è spesso al centro dei tuoi pezzi. Più amore o più odio per la Capitale? “L'amo e la odio al tempo stesso. E comunque in passato questa città ha rappresentato uno splendido teatro per scrivere esattamente quello che volevo scrivere”.

La prima data del Monster Reloaded Tour sarà l'8 novembre a Legnano. Come mai hai deciso di partire da qui? “Per ragioni di organizzazione. Al Nord ci si muove più in fretta”.

E con Milano che rapporto hai? “Splendido. Amo suonare a Milano più che in ogni altro posto. Questa è la città in cui tutto può succedere”.

Nel frattempo stai già lavorando a qualcosa? “Da quest'estate sto lavorando insieme a Fritz da Cat a un nuovo progetto. Si tratta di una sorta di 'episodio'. Una specie di ep. Formule di questo tipo nascono solo quando un produttore incontra un rapper a lui particolarmente affine. Nonostante ci siano molte differenze tra me e Fritz le tracce realizzate insieme a lui sono sempre state molto apprezzate. E tra noi c'è una bella intesa. Dopotutto nella vita di un artista occorre evolversi. Reinventarsi”.

franesca.nera@ilgiorno.net