Monza, 30 settembre 2011 -  «Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze». È il giuramento degli atleti che parteciperanno ai Giochi Interregionali di Tennis Special Olympics. Sport e solidarietà. Perché nella manifestazione, che sarà ospitata dal Circolo Monza dal 7 al 9 ottobre, il risultato agonistico non conta. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita dei ragazzi con disabilità intellettiva e favorirne l’integrazione nella società attraverso l’attività fisica.  Tutto il resto passa in secondo piano.

«Arriveranno circa quindici giocatori dalla Lombardia, dal Veneto e forse anche dalla Toscana - spiega il responsabile Alberto Ciriani -. Questa iniziativa nasce dopo la grande esperienza fatta l’anno scorso in via Boccaccio, quando abbiamo deciso di aprire i corsi e le lezioni dedicati a delle persone speciali. Un’avventura che siamo pronti a ripetere con l’ambizione di elevare la struttura monzese a centro d’eccellenza nazionale per l’educazione sportiva degli atleti con disabilità intellettiva».

 

L’Inaugurazione dell’evento, sponsorizzato dalla Mitsubishi Electric, è in programma venerdì 7. Alle 18 ci sarà l’alza bandiera al circolo, poi nella cornice della Villa Reale sarà acceso il tripode Special Olympics.

Le gare, incontri di singolare (maschile e femminile) e di doppio unificato (i giocatori saranno affiancati da partner), inizieranno sabato, dalle 8.30 alle 18, mentre domenica si svolgeranno le finali.  «Siamo orgogliosi di poter avere un avvenimento così importante - dice il numero uno del Circolo tennis Monza, Carlo Cevenini -. Saranno delle giornate emozionanti».  Entusiasta anche il presidente della Provincia Dario Allevi: «Impossibile dimenticare le sensazioni provate nel 2010 con gli Special Olympics. Vedere i ragazzi arrivati da tutta Italia confrontarsi sui campi e i volontari lavorare con passione è stato incredibile. È un onore per il nostro territorio».

Anche il Comune è in prima linea per i Giochi Interregionali. «Un impegno nel quale abbiamo sempre creduto - afferma Martina Sassoli, assessore alle Pari opportunità -, perché è esempio di come l’associazionismo locale sia in grado di organizzare iniziative di inestimabile valore sociale, ancor prima che sportivo».