Monza, 3 settembre 2013 - Tutto pronto per il Gran Premio di Monza, edizione 2013. Le vetture scaldano i motori per lo storico Gp e così anche gli artigiani, sparsi tra la Brianza e la provincia di Milano. Per loro il Gp è una fonte di reddito imprescendibile: se l'indotto generale dell'evento sarà di circa 31 milioni, per loro è circa il 10% del totale. E' una stima della Camera di Commercio di Monza.

Dei circa 3,5 milioni di euro che andranno appannaggio degli artigiani, ben 2,4 contribuiranno a rivitalizzare le casse del settore della ristorazione da asporto e del catering, 500mila euro è l’indotto calcolato a favore degli autotrasportatori che si occupano di logistica, ma anche di trasporto di persone con taxista e noleggiatori con conducente, mentre un altro mezzo milione di euro sarà incassato dai produttori di gadget (bandiere, cappellini, magliette).

Nel complesso, la manifestazione all’autodromo di Monza porterà un aumento di circa il 2,5 per cento di incassi rispetto allo scorso anno. La parte del leone, sempre secondo la Camera di Commercio di Monza e Brianza, la fanno il sistema della ricettività alberghiera ed extralberghiera, con 10,4 milioni di euro, e lo shopping con 10,2 milioni di euro. Il GP porterà poi benefici anche al settore della ristorazione per 8,4 milioni di euro in totale (poco meno del 30 per cento sarà incassato dagli artigiani) e al comparto della mobilità che, fra trasporti e parcheggi, guadagnerà circa 2,4 milioni di euro. Il GP è un affare non solo per Monza e Brianza, ma anche per tutto il territorio limitrofo: l’edizione 2013 porta più di 16 milioni di euro nelle casse di albergatori, ristoratori e commercianti brianzoli, ma genera indotto turistico anche nell’area milanese per oltre 9,6 milioni di euro, nelle località lacustri e di villeggiatura di Como e di Lecco con un indotto turistico rispettivamente di 3,4 milioni di Euro e di circa 1 milione di Euro.

Il brand “Gran Premio d’Italia” è stato stimato dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza in 3,8 miliardi di Euro, sulla base di un insieme di parametri: conoscenza e attrattività della manifestazione a livello nazionale ed internazionale, flussi turistici generali e legati all’evento, competitività economica del territorio (imprese, indice di apertura commerciale, Pil).

“Circuito e Gran Premio di Formula 1 - commenta il presidente degli artigiani brianzoli e membro di giunta della locale Camera di Commercio, Walter Mariani - rappresentano un autentico patrimonio per la Brianza, per l’intera regione e infine anche per il Paese. Tutto il mondo conosce Monza soprattutto grazie a questo evento e al suo glorioso autodromo. Elementi di forte attrattività internazionale che certamente aiuteranno in vista di Expo 2015 a dare visibilità al territorio e alle sue eccellenze economiche, come l’artigianato.” Singolare l’identikit del turista tifoso di F1 e il suo budget, formulato dalla Camera di Commercio Mb. L’appassionato di motori che segue il Gran Premio di Monza direttamente dagli spalti dello storico circuito è soprattutto uomo (79,3% sul totale del pubblico partecipante), giovane (il 33,7% ha tra i 21 e i 30 anni e il 27,3% tra i 31 e i 40 anni). Il GP fa da traino al turismo a Monza ed in Brianza: la quasi totalità degli spettatori (99,3%), stranieri e italiani, sceglie di visitare Monza per assistere alla manifestazione sportiva internazionale, con un budget giornaliero medio di 200 euro, escluso il biglietto. Per chi si ferma almeno una notte, il budget sale a circa 300 euro. Per pranzi e cene la spesa media è di circa 60 euro, la maggior parte della quale investita in cibi da asporto (panini, pizze) di produzione tipicamente artigianale. Rilevante anche la nicchia del top della ristorazione attraverso servizi di catering.