di Matteo Delbue

Monza, 13 maggio 2014 - Aveva promesso una rivoluzione e così è stato. Il presidente del Monza, Anthony Emery Armstrong, aveva annunciato molti cambiamenti dalle parti di Monzello: è stato di parola. Il primo a farne le spese era stato il direttore sportivo Gianluca Andrissi, sollevato dall’incarico senza alcun preavviso a pochi giorni dalla sfortunata finale di Coppa Italia di Lega Pro contro la Salernitana.

Una mossa che non poteva che portare al successivo esonero anche del braccio destro dell’ex diesse biancorosso: nei giorni scorsi è stato infatti dato il benservito al coordinatore delle attività agonistiche del settore giovanile, Renato Aresi. Il nuovo responsabile del vivaio, che sarà individuato nelle prossime ore, dovrà decidere con la dirigenza biancorossa se disputare ancora il campionato Berretti o iscriversi alla più blasonata Primavera, ma soprattutto ribalterà il settore giovanile: molti tecnici cambieranno e le squadre avranno un tocco di internazionalità con l’arrivo di ragazzi da tutta Europa.

Il terzo addio eccellente è stato quello di Tonino Asta, che venerdì scorso ha annunciato di aver rifiutato la proposta di rinnovo dopo aver percepito «tanti piccoli segnali che hanno sostanzialmente chiuso un ciclo». Oltre ad un rapporto piuttosto freddo con il presidente Armstrong, mister Asta ha preferito lasciare la Brianza in seguito alle ultime (non condivise) decisioni della dirigenza: la cacciata improvvisa di Andrissi, la ricerca di altri allenatori dal nome altisonante a stagione in corso, le transenne a Monzello per rendere gli allenamenti a porte chiuse, la gestione dei rapporti con la tifoseria organizzata, i mancati festeggiamenti per la promozione in Lega Pro unica, l’assenza della nuova dirigenza a Salerno per la finale di Coppa.

Tante piccole gocce che hanno fatto traboccare il vaso. Dopo aver scelto il nuovo allenatore (Fulvio Pea è in pole position, Zeman il sogno), la rivoluzione proseguirà sulla rosa della prima squadra. Ai nastri di partenza della prossima stagione ci sarà una formazione titolare che dovrebbe essere nuova per dieci undicesimi. Difficilmente, infatti, saranno rinnovati i contratti in scadenza.