Monza, 16 gennaio 2012 - Reazioni. Chi prova a stemperare gli animi e chi parte all'attacco di Massimo Ponzoni, raggiunto questa mattina da un provvedimento di custodia cautelare per il fallimento della 'Pellicano' e di altre società.

IN REGIONE

Davide Boni, presidente del consiglio regionale: "Sono un 'garantista', ma Ponzoni si dovrebbe dimettere per consentire all’Udp di poter lavorare a pieno regime, altrimenti si verrebbero a creare problemi di gestione”. Decisione, quella di lasciare l’Udp, già presa i mesi scorsi anche dai due vice presidenti, Filippo Penati poi sostituito da Sara Valamaggi per il Pd e Franco Nicoli Cristiani.

Luciano Muhlbauer, ex Consigliere regionale Prc-Fds: "Chiediamo al Presidente Formigoni di dare le sue dimissioni e di porre anticipatamente fine ad una legislatura sempre più ipotecata da una questione morale, che sta trascinando tutta l’istituzione regionale verso la delegittimazione. A differenza degli altri casi, infatti, di Ponzoni tutti sapevano tutto, da sempre. Era di dominio pubblico".

Chiara Cremonesi e Giulio Cavalli, consiglieri: “Formigoni venga subito in Aula a riferire su questo suo centrodestra che conta ormai un numero imbarazzante di consiglieri e assessori diversamente coinvolti in inchieste giudiziarie, prendendo atto di come la classe dirigente di sua nomina risulti in tutta evidenza eticamente inadatta per affrontare le importanti sfide dei prossimi anni, a partire da Expo”.

Maurizio Martina, segretario regionale del Pd: "Il centrodestra ha un grave problema di credibilità che rischia ogni giorno di coinvolgere sempre di più tutta l`istituzione regionale".

Luca Gaffuri, capogruppo del PD in Lombardia: "Bisogna urgentemente rinnovare l’istituzione regionale tornando a fare esprimere i cittadini, non ha più senso tirare a campare: occorre approvare in poche settimane una nuova legge elettorale senza più listini bloccati e andare al voto nel più breve tempo possibile".

Gianmarco Quadrini, capogruppo dell`Udc in Regione: “Grave momento di crisi morale ed economica, che suggerirebbe un atto di coraggio da parte del Presidente Formigoni teso a unire tutte le forze responsabili che siedono al Pirellone con l`obiettivo di traghettarci in modo responsabile e proficuo alla fine di questa zoppicante legislatura. Un governo di unità regionale sul modello di quello nazionale, per togliere tutti dall`imbarazzo e per affrontare in modo condiviso la crisi economica e quella della politica anche nella regione più importante d`Italia”.