ULTIM'ORA- Sono arrivati in Italia, atterrati a Ciampino con un aereo di Stato i 31 bambini congolesi adottati da famiglie italiane e bloccati in Congo da mesi. L'aereo, messo a disposizione dalla presidenza del consiglio, è atterrato con circa un'ora di ritardo. I bambini sono arrivati, accompagnati, in rappresentanza del governo italiano, dal ministro Maria Elena Boschi, e allo scalo romano li hanno accolti i familiari.

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Monza, 28 maggio 2014 - La telefonata a Maria è arrivata ieri mattina pochi minuti dopo essere entrata in ufficio. «Signora, oggi partiamo per il Congo e domani alle 9.45 atterreremo a Ciampino con le sue figlie». Per Maria e suo marito in meno di tre giorni tutto è cambiato: lunedì il tweet del premier Matteo Renzi che annunciava l’accordo con il Congo e la partenza di un aereo di Stato per andare a prendere i bimbi, ieri la telefonata della Commissione adozioni che la chiamava a Roma e oggi finalmente l’abbraccio con le sue due splendide piccoline. Prima mesi di angoscia e di speranze deluse.

Una corsa a casa, in Brianza, per mettere in valigia due orsacchiotti e due felpe, «sperando che vadano bene», e poi in Centrale per prendere un Frecciarossa prenotando durante il viaggio una stanza in un hotel vicino all’aeroporto militare di Ciampino, dove probabilmente Maria avrà passato una lunghissima notte insonne immaginandosi come sarebbe stato il primo momento da mamma italiana in Italia con le sue figlie. Figlie che ora nessuno potrà più negarle. Maria e le altre 23 mamme ieri hanno cercato di parlare e vedere via Skype i bambini. C’era da preparli a un lungo viaggio aereo notturno, c’era soprattutto da dire che «maman da oggi e per sempre sarà con voi» e che questa volta sembra proprio essere vero. Chi è riuscito a collegarsi con i figli parla di occhi pieni di una gioia mai vista prima.

Emozione e gioia che ieri pomeriggio mentre saliva sull’aereo, insieme al ministro Maria Elena Boschi, non nascondeva neppure Silvia Della Monica, presidentessa della Cai Commisione italiana adozioni. «Dovremo fare un bel giretto Roma-Kinshasa-Roma e soprattutto far volare i bimbi di notte. Con noi ci sono dei pediatri, degli esperti e in Congo imbarcheremo anche il personale degli Enti per le adozioni che in questi mesi sono stati con i trentuno piccoli». Sul volo speciale si imbarcherà anche una mamma che da qualche settimana aveva ottenuto di poter stare in Congo in ospedale con figlio malato. «A sbloccare la situazione è stata la telefonata tra il premier Renzi e il presidente Kabila che ha concluso un lungo lavoro dgli inviati speciali del governo. E all’Italia si sono accodati anche Francia, Belgio, Canada e Stati Uniti. Questa volta la crisi internazionale l’abbiamo risolta noi».

Maria - il vero nome lo sveleremo, forse, quando tutto sarà concluso - non è l’unica lombarda a in attesa a Ciampino. Con loro anche Mara e Matteo Galbiati che potranno portare nella loro casa a Sumirago, la piccola Sifa. Per Sifa e gli altri trenta ci sono stanzette colorate, giochi e vestitini che li attendono dallo scorso settembre quando per la prima volta incontrarono i loro pallidi mamma e papà. Otto mesi di attesa, quasi come un parto. Anche questo è adozione, anche così si diventa figli e genitori.