Desio (Monza), 18 Maggio 2014 - Processo-bis in arrivo per una ventina di indagati nell'inchiesta che ha visto al centro Massimo Ponzoni. Tra cui la sua famiglia e il suo grande accusatore. Per la Procura di Monza la vicenda giudiziaria che ruota intorno all'ex assessore regionale lombardo Pdl e alla sua 'squadra' non si è conclusa con le condanne inflitte dal Tribunale di Monza da 10 anni e mezzo a 3 anni e 2 mesi di reclusione. Il pm Donata Costa è pronta a firmare gli avvisi di chiusura delle indagini nei confronti degli indagati i cui nomi erano già emersi nell'inchiesta ma che non facevano parte della richiesta di giudizio immediato, riservata a chi come Ponzoni e soci erano stati colpiti dalle ordinanze di custodia cautelare.

Ora sta per arrivare la resa dei conti giudiziari, ad esempio, per quel ragionier Sergio Pennati, l'ex socio storico delle immobiliari riconducibili a Ponzoni diventato poi l'accusatore numero uno dell'ex golden boy del Pdl in Brianza. Per Pennati pende l'accusa di bancarotta fraudolenta in quanto amministratore di alcune delle società. Stessa sorte potrebbe toccare alla ex moglie e al cognato di Ponzoni, Anna Maria e Argentino Cocozza, titolari di un'impresa di costruzioni che operava per le immobiliari e per la sorella dell'ex assessore, Laura, collaboratrice di Ponzoni. Nel toto indagati potrebbero entrare per corruzione sulle modifiche al Pgt di Desio anche altri imprenditori, Giulio Mosca di Lissone e Ornello Mariani di Giussano. Indagati per rivelazione di segreti d'ufficio e corruzione per le 'soffiate' a Ponzoni un brigadiere dei carabinieri di Seregno e un agente di polizia locale addetto alla sezione di polizia giudiziaria della Procura di Monza.

di Stefania Totaro