Monza, 14 maggio 2014 - Si sono difesi da ogni addebito e sono andati al contrattacco. Rinaldo Tagliabue, dal maggio 2013 liquidatore della Lombarda Petroli (l'azienda da cui nella notte tra il 22 e il 23 febbraio sono stati sversati nel Lambro almeno 2,4 tonnellate di gasolio e oli combustibili), sposa la linea dettata dal cugino Giuseppe e dall'ex direttore del deposito di Villasanta Vincenzio Castagnoli. "La Lombarda Petroli è stata vittima di un sabotaggio. Ma non il gesto di un pazzo, ma di un sabotaggio organizzato dall'alto: qualcuno poteva voler creare un oggettivo impedimento al concretizzarsi della compravendita immobiliare. Per trovare il responsabile basta seguire la linea dei soldi".