Agrate (Monza), 23 aprile 2014 - Non ce l’ha fatta l’uomo colpito da infarto mentre cercava di accoltellare il fratello. M.B., 50 anni, nato a Monza ma residente ad Agrate Brianza, è morto sabato notte all’ospedale San Raffaele di Milano dove era stato ricoverato in prognosi riservata tre giorni prima.

Dopo un tentativo di rianimazione da parte di un carabiniere, era stato trasportato nella clinica milanese dall’elisoccorso. Non si è mai più ripreso. Il pubblico ministero della Procura di Monza Stefania Di Tullio ha disposto l’autopsia. La lite tra fratelli era scoppiata violenta e improvvisa mercoledì mattina nella casa di famiglia in via Monte Grappa 105.

Motivi banali, forse vecchi rancori tornati a galla ingigantiti dall’instabilità mentale del 50enne. Ad accendere la miccia forse una richiesta di denaro al fratello minore, di cinque anni più giovane.

Al culmine della rabbia ha cercato di accoltellarlo. Quando sono arrivati i carabinieri ha rivolto l’arma pure contro di loro. Uno dei militari ha tentato invano di calmarlo, di togliergli dalle mani il coltello che agitava pericolosamente, ma è stato a sua volta aggredito: si è salvato solo perché è riuscito a schivare il colpo. Mentre lui e i suoi colleghi cercavano di immobilizzarlo, l’aggressore si è sentito male. Il carabiniere, lo stesso che poco prima aveva rischiato di essere ucciso da lui, allora gli ha praticato la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco nel tentativo di rianimarlo.

Poi hanno preso in consegna il paziente gli uomini del 118 e dell’elisoccorso. L’uomo viveva in una casa isolata tra Agrate Brianza e Carugate con il fratello e la mamma. Una situazione familiare non facile che ha avuto un epilogo tragico mercoledì mattina.

di Antonio Caccamo