Desio (Monza), 17 aprile 2014 - Venerdì Santo in udienza per ottenere la scarcerazione di tre degli arrestati per l'omicidio di Paolo Vivacqua. Lo trascorreranno al Tribunale del Riesame di Milano i difensori della ex moglie della vittima Germania Biondo, del presunto amante Diego Barba e del presunto intermediario Salvino La Rocca. Domani gli avvocati Manuela Cacciuttolo, Paolo Sevesi e Salvatore Manganello dovranno discutere davanti ai giudici della libertà milanesi il ricorso presentato contro l'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza Alfredo De Lillo e chiesta dal pm Donata Costa nei confronti della coppia di presunti amanti ritenuta mandante dell'omicidio del 'rotamat' milionario siciliano ucciso il 14 novembre 2011 con sette colpi di pistola nel suo ufficio di Desio e di colui che avrebbe assoldato, con la promessa di 60mila euro, i due presunti esecutori materiali del delitto, Antonino Giarrana e Antonino Radaelli, che si trovano già detenuti in carcere per l’omicidio della consuocera di Vivacqua, Franca Lo Jacono, avvenuto nel giugno 2012 e stanno scontando dietro le sbarre la condanna rispettivamente all'ergastolo e a 18 anni di reclusione in attesa del processo d'appello.

Per questi ultimi due i difensori non hanno presentato alcun ricorso per la scarcerazione. Diego Barba è l'unico che ricorre al Riesame dopo avere ottenuto un diniego dal gip monzese sulla scarcerazione in seguito all'interrogatorio di garanzia, mentre la Biondo e La Rocca si sono avvalsi della facoltà di non rispondere dopo l'arresto. I loro difensori ritengono che non esistano i gravi indizi di colpevolezza per disporre per gli indagati la custodia cautelare e si attendono che i giudici li rimettano in libertà. Dopo la discussione dei ricorsi, i giudici del Riesame si riserveranno le decisioni sulle eventuali scarcerazioni, che arriveranno dopo le feste pasquali.

di S.T.