Desio (Monza), 16 aprile 2014 - Tu ci dai tutte le informazioni logistiche e poi fai da «fantoccio», ti fai disarmare e prendere a schiaffi. Noi, a pistole spianate, facciamo la rapina e ti diamo un bel 10% dell’incasso. È questo l’accordo sottobanco fatto da una banda di tre rapinatori con una guardia giurata che proteggeva una banca di Paderno. Detto, fatto. La messa in scena è datata 23 agosto 2013, alla Banca Intesa Sanpaolo. Bottino: 28.500 euro, 2mila dei quali finiti nelle tasche della guardia. Ma i carabinieri della compagnia di Desio, dopo una scrupolosa indagine, sono riusciti a scoprire tutto e ad arrestare i colpevoli: i tre banditi più la guardia.

All’alba di ieri hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio del Giudice per Indagini Preliminari del Tribunale di Monza, su richiesta della Procura, nei confronti dei quattro personaggi indagati, a vario titolo, per rapina aggravata in concorso. Si tratta di Felice Terracciano, 53 anni, residente a Bovisio, pregiudicato e già in carcere a Busto Arsizio: ebbe il ruolo di organizzare e pianificare l’evento e di fornire supporto logistico agli esecutori materiali, nonché avvicinare e coinvolgere la guardia giurata in servizio presso la banca. Poi Marco Pisani, 57 anni, di Concorezzo, pregiudicato e già ai domiciliari, «esecutore materiale» della rapina, fu colui che entrò per primo all’interno dell’istituto di credito; minacciò i presenti con una pistola, intimò ai dipendenti di aprire la cassaforte ad apertura temporizzata. Quindi Giuseppe Amoruso, 58 anni, residente a Cusano, anche lui già pregiudicato e detenuto dietro le sbarre del carcere di Busto: «esecutore materiale» dell’evento, fu il secondo rapinatore a entrare nell’istituto di credito dopo aver disarmato la guardia che si trovava all’esterno. E ancora Maurizio Di Martino, 37enne di Biassono: ex «Guardia particolare giurata», fu disarmato (arma in dotazione e relativo munizionamento), preso in ostaggio e schiaffeggiato dai rapinatori. Le indagini hanno accertato che era tutto un film: Di Martino aveva fornito informazioni utili al Terracciano sulla presenza del denaro nella cassaforte ed era consapevole che quel giorno sarebbe stata consumata una rapina alla banca, ottenendo in cambio un compenso di 2mila euro. L’ex guardia è stato trovato a Brindisi, dove era in vacanza con la figlia presso i genitori.

di Alessandro Crisafulli