Carate (Monza), 15 aprile 2014 - Ottantenne alla guida, peccato che non aveva mai conseguito la patente. Sono stati gli agenti della Polizia locale di Carate Brianza nel fine settimana durante un normale controllo del territorio nei pressi di Cascina Immacolata, a fermare D.L.R., 81 anni in prossimo autunno, originario di Potenza, ma residente in citta da molti anni. Il pensionato non aveva mai conseguito il documento di guida e il mezzo su cui viaggiava non era stato revisionato. Visto lo stupore degli agenti, l’ottantenne si è giustificato. «Non pensavo che servisse la patente».

L’episodio è l’ultimo dei tanti che gli agenti dei comandi delle Polizia locali della Brianza sempre più spesso registrano sulle strade locali. Tra i più singolari, soprattutto perché l’ha fatta franca, è stato l’automobilista fotografato dall’autovelox di Giussano con una vettura diplomatica: il console onorario di uno Stato sudamericano che ha attestato che quel giorno era in servizio per il suo Paese quindi non sanzionabile essendo come dice la legge italiana: «nel pieno esercizio delle sue funzioni». E dal comando della polizia locale di Giussano alla richiesta di cancellazione della sanzione dopo la trasgressione al codice della strada rilevata nel maggio di due anni fa, non è potuta arrivare che una risposta affermativa.

Immortalata dall’autovelox, l’auto, accanto alla targa italiana esponeva un contrassegno del corpo consolare. Viaggiava a 91 chilometri orari, il limite era di settanta. Come prescrive la legge italiana per alcune categorie di persone, la multa è stata cancellata. Privilegi riservati ai consoli ma non ai preti. Di recente nell’alta Brianza a far notizia sono state le sanzioni che la Polizia locale ha esposto sui parabrezza delle auto di sacerdoti e prelati dalla zona.

Don Ezio Castoldi, anch’egli nel pieno esercizio delle sue funzioni nel marzo 2013, mentre stava portando la comunione agli ammalati di Renate, era stato multato perché la sua auto, una piccola utilitaria della Fiat, era parcheggiata di fronte al cancello dell’oratorio cittadino. E solo qualche mese fa, a farne le spese per aver lasciato l’auto di fronte al cancello della canonica è stato don Massimo Donghi. Il sacerdote responsabile della catechesi giovanile di Besana Brianza era entrato per farsi aprire il cancello della casa parrocchiale, ma sono bastati pochi minuti perché anche lui fosse «punito» con la sanzione per divieto di sosta.