Cesano Maderno (Monza e Brianza), 8 marzo 2014 - Un altro caso di omicidio in Brianza. Venerdì sera, un uomo, Salvatore Marsiglia, 52 anni, è stato ucciso nella sua abitazione dopo una lite. Subito sono state portate in carcere  la moglie Maria Rosa Saitta, un'operaia tessile di 49 ann e, la figlia Jessica di 25 anni. Entrambe sono state poste in stato di fermo, l'accusa ipotizzata è omicidio in concorso. Trasferite nel carcere di Monza, sono in attesa dell'interrogatorio di convalida del gip che avverrà lunedì mattina. Sempre lunedì, la Procura di Monza ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima."L'esame aiuterà a chiarire la dinamica dei colpi, definendo le cause della morte dell'uomo - ha detto il legale delle due donne, avvocato Alessandro D'Addea - Il movente e le dinamiche della lite culminata in tragedia, sono ancora al vaglio dell' autorità giudiziaria". In casa al momentod ell'omicidio erano presenti anche il fidanzato della ragazza e la nonna. 

L'OMICIDIO Le prime immediate verifiche hanno consentito di appurare che l’omicidio, avvenuto verso le 22.30, in una palazzina a due piani in via Palla Bianca 1, piccola travesra a fondo cieco di Molino Arese, quartiere Molinello di Cesano Maderno, è scaturito a seguito di una lite familiare e di escludere responsabilità a carico del fidanzato e della nonna, giunti sul posto ad evento accaduto. Sulla scena dell’efferato delitto si è recato il Pubblico Ministero di turno della Procura di Monza, Dott. Salvatore Bellomo, che ha presenziato al sopralluogo svolto dai Carabinieri della Compagnia di Desio.

L'INTERROGATORIO - Successivamente il Magistrato è andato in caserma dove si è trattenuto l’intera notte, procedendo all’interrogatorio delle due donne al fine di ricostruire i contorni della vicenda e l’ambito in cui essa è maturata. Sembra, quindi, che l'uomo sia stato ucciso al culmine di una discussione con la moglie: colpito con alcune coltellate in varie parti del corpo, ha cercato di difendersi e di colpire il coniuge ma è stato sopraffatto dall’intervento della figlia, che lo ha colpito con un martello trovato in casa. Il magistrato ha quindi disposto il fermo delle due donne, che in mattinata sono state associate al carcere di Monza, in attesa dell’interrogatorio di convalida del GIP.

LA VITTIMA - La vittima, che lavorava presso un’azienda di serramenti di Desio era senza lavoro da circa due anni e dallo scorso giugno percepiva una piccola indennità di disoccupazione, svolgendo alcuni lavoretti saltuari. Ai Carabinieri di Cesano Maderno non risultano denunce a carico di Marsiglia, né essi sono mai intervenuti presso la sua abitazione per segnalazioni di liti o violenze.

"MOLTO GIU' PERCHE' SENZA LAVORO"- ''L'ho visto anche ieri a pranzo, ha comprato qui da me quattro pizze, era un mio cliente abituale, persona tranquilla ma da diversi mesi si sentiva molto giu' e demoralizzato perche' senza lavoro''. A raccontarlo il gestore di una pizzeria a poche decine di metri dall'abitazione dove e' stato ucciso Salvatore Marsiglia. Il gestore e' Salvo Veneziano, uno dei concorrenti della prima edizione del Grande Fratello. ''Una persona molto ma molto educata - ha detto ancora Veneziano -. Ieri e' venuta e ha comprato le pizze e poi le ha portate a casa per mangiarle, cosi' mi ha detto, con la moglie e la figlia. So poi che e' rientrato a casa ieri sera verso le 21.30 dopo un'aperitivo con un amico''.

A quanto raccontano anche altri vicini la vittima, Salvatore Marsiglia, aveva perso il lavoro da oltre un anno e si arrangiava con qualche occupazione saltuaria. Pare che proprio in questi giorni desse un mano a un amico che fa l'imbianchino. ''E' chiaro che si sentiva un po' avvilito perche' era l'unico in casa a non lavorare - ha detto il vicino di casa Nicola Moriterno - forse questa situazione ha un po' inasprito la serenita' in famiglia, per quel che ne sappiamo noi non ci sono mai state liti ne' abbiamo sentito urla ne' ci risulta ci fosse tensione in casa, ma evidentemente non tutto era come sembrava all'esterno''.

"LA FIGLIA STAVA PER SPOSARSI" - Stava per sposarsi e aveva gia' acquistato casa insieme al fidanzato Jessica Marsiglia, la giovane in stato di fermo insieme alla madre, Maria Rosa Saitta, per l'omicidio del padre Salvatore Marsiglia. Lo raccontano i vicini di casa della famiglia. ''Sappiamo che Jessica aveva comprato casa non molto distante da qui - ha detto Giovanna De Lia -. Lei del resto lavorava e anche il fidanzato, non credo quindi avessero problemi economici''. Da quello che trapela, comunque, ultimamente c'erano stati dei momenti di tensione in famiglia forse proprio in vista del matrimonio. Jessica, a quanto riferiscono i vicini, lavora come cassiera presso un distributore di benzina a Paderno Dugnano, un Comune poco distante.