Monza, 26 febbraio 2014 - Richiesta di giudizio immediato della Procura di Monza per l’inchiesta Clean City. A due mesi e mezzo dall’ondata di arresti sugli appalti pubblici per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in odore di mazzette, i pm Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo mandano a processo 44 imputati a vario titolo di corruzione, turbativa d’asta pubblica, truffa aggravata ai danni di ente pubblico ed emissione di fatture false. Era infatti l’11 dicembre 2013 quando gli uomini della Guardia di Finanza hanno eseguito l’arresto di 26 persone, di cui 14 in carcere, 12 agli arresti domiciliari e 15 con l’obbligo di dimora nel Comune di residenza tra Lombardia e Puglia.

Ora che gli inquirenti hanno chiuso il cerchio delle indagini, si sono aggiunti 3 imputati per reati minori e sono diventati una trentina i capi di imputazione. In carcere sono rimasti soltanto gli assessori di Andria nel Barese, mentre tutti gli altri hanno lasciato la cella per gli arresti domiciliari e ora, con la richiesta di giudizio immediato, si attende una raffica di richieste di reimissione in libertà. Al centro delle indagini la «Sangalli & C.» di Giancarlo Sangalli (ai domiciliari per via dell’età avanzata) e i tre figli Patrizia, Daniela e Giorgio (che hanno ottenuto i domiciliari dopo avere reso piena confessione), ritenuti l’epicentro del sistema corruttivo per aggiudicarsi appalti per un valore complessivo di oltre 260 milioni di euro.

Oltre ai Sangalli, sono imputati l’ex assessore monzese Pdl all’Ambiente e al Patrimonio Giovanni Antonicelli, agli arresti domiciliari e anche Giuseppe Esposito detto Peppe o’ Curt, il presunto boss della Camorra napoletana appena condannato a 14 anni e mezzo di reclusione per associazione a delinquere. Due gli appalti pubblici del Comune di Monza finiti nell’inchiesta. Per l’appalto sulla raccolta dei rifiuti (assegnato nel 2009, valore 127 milioni di euro) sono imputati anche la dirigente del settore Ambiente del Comune di Monza Gabriella Di Giuseppe; il presidente e un componente della commissione Ambiente dell’epoca, rispettivamente Antonio Gabetta e Daniele Massimo Petrucci, consigliere dimissionario alla Provincia di Monza e Brianza; un membro della commissione giudicatrice della gara, Claudio Brambilla, che fu capo gabinetto del sindaco Marco Mariani e ora è segretario comunale in diversi Comuni in Provincia di Lecco e Bergamo e il consulente nominato per predisporre il capitolato tecnico, Stefano Mambretti. Per l’appalto per la manutenzione del cimitero comunale (assegnato nel 2010, del valore di 3,5 milioni) sono imputati il geometra del Comune Antonio Esena e l’imprenditore Roberto Malegori.

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