Giussano (Monza), 4 febbraio 2014 -  Ha arredato le navi crociera Walt Disney costruite da Fincantieri, le boutique Cartier nel mondo, gli interni del teatro La Fenice a Venezia. La Molteni di Giussano è un’azienda internazionale, con 225 milioni di fatturato e 800 dipendenti nel mondo di cui 700 in Italia, paese che assorbe il 38% della produzione. «Abbiamo poi un 22% in Asia e Oceania, il 22% in Europa e il 18% in America. E stanno crescendo Mexico City e Brasile», dice Giulia Molteni, retail manager Molteni e Dada e una dei tre figli di Carlo, presidente della società. «In azienda lavorano i componenti di tre generazioni della famiglia: mio padre, io e i miei fratelli e cinque nipoti su otto, gli altri stanno ancora studiando».

Come è cambiato lo stile Molteni nel tempo?
«Siamo passati dalla classica camera da letto degli anni Cinquanta a un arredamento in cui il design si sposa con la qualità».

Quando è avvenuto il cambiamento?
«Con Cassina abbiamo invertito la rotta, poi altre aziende hanno seguito il trend, mentre noi abbiamo sempre aperto a nuove idee, nuovi designer. L’azienda è cresciuta in maniera esponenziale: ora abbiamo 28 negozi monomarca nel mondo ed esportiamo i nostri mobili in 70 Paesi».

Con quali designer avete collaborato negli anni?
«Il nostro gruppo ha sempre avuto firme importanti. Ne cito alcune: Pier Luigi Cerri, Michele De Lucchi, Rodolfo Dordoni, Foster & Partners, Ferruccio Laviani, Luca Meda, Jean Nouvel, Pagani e Perversi, Bruno Reichlin, Aldo Rossi, Afra e Tobia Scarpa, Gerard Van den Berg, Hannes Wettstein, Patricia Urquiola, Paola Navone».

Come usate la tecnologia?
«Molteni è azienda d’avanzata tecnologia e antica tradizione. Dagli anni Settanta ha definito la propria identità secondo due direttrici. Primo, ha attuato una ricerca continua nel settore dei mobili componibili, elaborando con la progettazione di Luca Meda una serie di soluzioni adatte a tutti gli ambienti della casa, dal guardaroba alla zona soggiorno o allo studio. I suoi componibili, come il 505, il 7volte7 o il Pass, per fare qualche esempio, sono progetti in costante evoluzione, sia dal punto di vista tecnico-costruttivo, sia in senso funzionale. Hanno riscosso grande successo e Molteni è considerata leader in questo settore. Inoltre, specialmente dagli anni Ottanta, Molteni ha proposto un’ampia collezione di mobili singoli capaci d’articolare con i componibili una casa di sobria eleganza. Dalle tipologie legate a una memoria collettiva dell’abitare, caratteristiche della progettazione di Aldo Rossi, si è giunti con gli anni ’90 a mobili come quelli disegnati da Jean Nouvel dove l’essenzialità si fonde con un contenuto tecnologico avanzato. La scelta dell’azienda è stata duplice. Da un lato, mantenere al proprio interno una sofisticata capacità artigianale, nel know how dei materiali, della cura delle finiture, della personalizzazione dei prodotti. Dall’altro, la ricerca tecnologica è il terreno sul quale l’azienda ha sempre sviluppato la sua ricerca, nella continua sperimentazione di soluzioni innovative».

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