Solaro, 3 febbraio 2014 - Saranno presto a Roma i 6200 dipendenti dell'Electrolux, l'azienda svedese che ha chiesto agli operai un taglio degli stipendi per non delocalizzare le fabbriche in Polonia. Oggi la riunione del Coordinamento nazionale Electrolux Italia - che comprende i delegati aziendali (RSU) degli stabilimenti di Pordenone (Valnoncello, produzione cucine industriali), Porcia (lavatrici), Susegana (frigoriferi), Solaro (Milano, lavastoviglie) e Forlì (piani di cottura) - ha rigettato il piano industrale della multinazionale: "Il sistema Electrolux si regge se tutti gli stabilimenti producono, se ne salta uno anche gli altri sono destinati a seguire la stessa sorte". Per questa ragione è pronta una "marcia su Roma" per protestare.