Monza, 7 settembre 2013 - «Faremo di tutto per garantire il Gran premio a Monza anche oltre il 2016, finché c’è la Formula Uno». Roberto Maroni è ottimista. Perché è altrettanto convinto che «Monza è la Formula Uno, e non c’è Formula Uno senza Monza». È arrivato nel paddock nel primo pomeriggio. Una visita decisa quasi all’ultimo momento, appena Bernie Ecclestone ha confermato la disponibilità a un incontro nella sua hospitality. Una mezz’ora abbondante di «colloquio cordiale» alla presenza anche del presidente Aci Milano e Sias, Carlo Edoardo Valli. «Abbiamo parlato della situazione politica italiana ed europea, abbiamo un po’ divagato ma si è parlato anche del Gran premio e dell’Autodromo - le parole del governatore della Lombardia -. Ci siamo trovati in sintonia su tante cose, compreso sul Gp d’Italia a Monza». «Il futuro dell’Autodromo dipende da noi mentre il Gran premio dipende anche da lui - chiarisce Maroni -. Dobbiamo cercare di ragionare e continuare a lavorare insieme per garantire continuità. Io ho assicurato l’impegno e il sostegno della Regione».

Innanzitutto con «un gruppo di lavoro insieme con l’Aci e la Sias che dobbiamo costituire in tempi brevi». L’Autodromo è «un patrimonio sportivo ma anche culturale dell’Italia intera». Maroni è pronto a fare la sua parte. A portare idee, progetti ma anche soldi che permettano all’impianto di innovarsi, di restare al passo con i moderni circuiti in calendario. Il Pirellone è pronto a investire, anche in vista di Expo 2015. Con l’obiettivo di far diventare Monza capitale dello sport. Expo è una grande occasione per rilanciare l’impianto e il polmone verde che lo ospita. Sarà a Monza anche oggi, il presidente della Regione. Ospite della Ferrari. E incontrerà Luca Cordero di Montezemolo. Evidentemente a parlare anche del Tempio della velocità. Condividendo un pensiero comune sentite le ultime parole del presidente del Cavallino secondo cui «Monza è uno di quegli appuntamenti che non potrà mai mancare nel calendario della Formula Uno. Potrà anche sembrare anacronistico un tracciato con quattro curve e tre chicane, ma vale lo stesso discorso di Montecarlo: sono due facce imprescindibili del Mondiale».

«I motori a Monza danno qualcosa in più anche per merito del pubblico - è convinto Montezemolo -. Ci accoglie sempre con grande calore: si dice che non faccia differenza ma credo che non sia così: vale per la squadra, vale per i piloti, ma vale anche per le vetture. Sarà irrazionale, ma sono convinto che anche le sospensioni, le ali, i motori di una Ferrari quando possono correre a Monza danno qualcosa in più». Una magia che svanirà nel 2016, quando scadrà il contratto che garantisce il Gp d’Italia a Monza? «È troppo prematuro discutere di rinnovo in questo momento», mette le mani avanti il presidente Valli. E infatti quello di ieri con il patron del Circus iridato «è stato solo un primo incontro e ne avremo di successivi - anticipa Maroni -: abbiamo convenuto di approfondire la questione, ma sono assolutamente ottimista, perché con Ecclestone c’è una buona intesa».

marco.galvani@ilgiorno.net