Monza, 20 agosto 2013 - Dopo i guai giudiziari, ora rischia il fallimento della sua azienda. Il Tribunale di Monza ha ammesso al concordato preventivo la società 'Edilizia lombarda' di Monza di cui socio unico risulta Giovanni Antonicelli, l'ex assessore monzese Pdl al Patrimonio e all'Ecologia arrestato nel marzo scorso per associazione per delinquere insieme a Giuseppe Esposito, il pregiudicato ritenuto boss della camorra napoletana trapiantato a Monza e che ha ottenuto gli arresti domiciliari dopo 4 mesi dietro le sbarre.

I giudici monzesi della sezione fallimentare hanno firmato il provvedimento di ammissione al concordato preventivo dell'impresa edile lo scorso marzo e a giugno doveva tenersi l'adunanza dei creditori, che è slittata al 24 settembre. L'amministratore unico della 'Edilizia lombarda', che non risulta lo stesso Antonicelli, ha presentato un piano di rientro dai debiti, che ammonterebbero a circa 1 milione di euro, ritenuto credibile dal Tribunale, che nel frattempo ha nominato un commissario giudiziale che segua le sorti della società.

Antonicelli era stato arrestato su ordine di custodia cautelare in carcere chiesto dal sostituto procuratore monzese Salvatore Bellomo e firmato dal gip monzese Claudio Tranquillo. L'ex assessore è accusato insieme a Giuseppe Esposito di associazione per delinquere, ma non di stampo mafioso perché secondo gli inquirenti la presunta organizzazione criminale faceva sì capo a Peppe u 'Curt, ritenuto dagli inquirenti personaggio di spicco della Camorra napoletana dei Gionta - Mariano, ma non era legata alla forza intimidatrice o ad una struttura di affiliazione, bensì sul 'dare per avere': Peppe u Curtu otteneva lavori nell'edilizia per le case comunali dall'ex assessore monzese Pdl al Patrimonio e all'Ambiente Giovanni Antonicelli, ma lui in cambio otteneva dal boss gli appoggi elettorali con voti sicuri da parte degli uomini dell'organizzazione criminale.

Ma non è tutto qui: questa indagine è relativa soltanto ad una prima parte dell'inchiesta, che è destinata ad arricchirsi di un secondo troncone per l'ipotesi di reato di corruzione ancora in corso sulla gestione degli appalti da parte di Antonicelli nel suo ruolo di assessore al Comune di Monza e che si annuncia ancora più clamorosa. Sono mesi infatti che il pm Salvatore Bellomo sta lavorando insieme agli uomini della Guardia di Finanza di Monza.

A scarcerare Giovanni Antonicelli è stato il Tribunale del Riesame di Milano, secondo cui sussistono ancora i gravi indizi di colpevolezza, ma non più le esigenze di custodia cautelare in carcere. Perchè la Procura di Monza ha chiesto il giudizio immediato e il processo davanti al Tribunale di Monza è già stato fissato al 2 ottobre. Quindi non sussistono più il pericolo di reiterazione dello stesso reato e di inquinamento delle prove. A differenza della stragrande maggioranza degli imputati, Antonicelli non ha presentato richiesta di riti alternativi. Quindi sembra pronto ad affrontare il dibattimento per cercare di dimostrare la sua innocenza.

di Stefania Totaro