Carate Brianza, 18 agosto 2013 - È caccia al fortunato giocatore che venerdì sera ha centrato la combinazione vincente del 5+2 dell’Eurojackpot portandosi a casa la cifra record di oltre 15 milioni. A quattro mesi esatti dalla vincita di due milioni di euro al centro commerciale di Giussano, la Dea Bendata torna a baciare la Brianza con una super vincita, la più alta in Europa da quando nell’aprile 2012 è partito il concorso, seconda solo a quella di Veduggio con Colzano del 2003 che portò nelle tasche di un fortunato vincitore il montepremi del Superenalotto di oltre 66 milioni di euro. Se poche settimane fa a portare in provincia una prima tranche di due milioni di euro era stato un tagliando del Gratta e vinci ora a svuotare la cornucopia dalle monete d’oro è stato l’Eurojackpot, un concorso europeo arrivato in Italia solo un anno e mezzo fa che permette di partecipare contemporaneamente, con la sola estrazione del venerdì, diversi paesi europei.

Intanto in via Donizetti, nella storica ricevitoria caratese la vincita è stata una sorpresa. «L’estrazione viene fatta verso le 23 – ha spiegato Roberta Di Vaira, titolare con il marito Luigi Guadagna della ricevitoria aperta dalla sua famiglia da oltre 40 anni –. È un concorso nuovo e con i clienti lo sponsorizziamo perché è più favorevole di altri. Abbiamo riaperto ieri dopo un breve periodo di vacanza ed è arrivata subito la vincita: ci mancava da un po’. Dobbiamo sfatare però una credenza popolare. A parte la lotteria di Capodanno per le ricevitorie non c’è alcun premio: il ritorno è la pubblicità. Anzi se il vincitore si ricorda di noi ci farebbe molto piacere». Tanti i brianzoli che rimasti a casa nel periodo estivo tentano la fortuna nella tabaccheria caratese. Tutti vogliono sapere chi è il vincitore. «L’unica cosa certa è che è un sistemista, non un giocatore saltuario. Ha giocato cinque schedine da due euro, per quattro volte, spendendo circa 40 euro totali». Forse un uomo residente in zona che frequenta spesso il locale.

«Ha giocato cinque pannelli e probabilmente ho dovuto stirare la schedina. Un termine che si usa perché per giocare il sistema la cartella è molto grande e viene piegata o arrotolata – ha poi aggiunto la Roberta Di Vaira –. Se è stropicciata la macchina non la prende e sicuramente l’avrò dovuta stirare. Anch’io ho giocato: ho controllato verso mezzanotte ma niente».

di Laura Ballabio