Monza, 27 giugno 2013 - La spesa? A Lecco conviene. E' questa la città lombarda dove lo scontrino del super è più leggero. Per risparmiare, la pizza invece va mangiata a Monza e, sorpresa, il caffè è meglio berlo a Milano. Sono questi alcuni dei risultati a cui giunge un'indagine della Camera di Commercio di Monza e Brianza, secondo cui "i prezzi degli alimentari aumentano in un anno del 2,4% e per le famiglie lombarde il carrello costa circa 60 euro in più, un rincaro più contenuto rispetto a quello rilevato lo scorso
anno ma che non basta a frenare il calo dei consumi''.

L'inflazione del largo consumo si attesta al 2% e le famiglie cercano di risparmiare cambiando le proprie abitudini di acquisto: 'nomadi' della spesa, che si barcamenano tra negozi e grande distribuzione, con tappe sempre più frequenti al discount per trovare le offerte e ''sostituzioni'' mirate negli acquisti. Più carni bianche a discapito di quelle rosse, più birra e meno vino. Il tutto per far quadrare i conti a fine mese.

Questo mix permette infatti ai lombardi di recuperare un punto e mezzo di inflazione. A Monza l'aumento per la spesa alimentare è minore rispetto alla media lombarda (+2%): un rincaro che vale per i portafogli dei monzesi circa 50 euro su base annua. I prezzi degli alimentari crescono di più a Brescia (+2,7%) e a Lodi (+3,9%) mentre Cremona è il capoluogo con gli incrementi più contenuti (+0,7%).

Lecco e Bergamo sono le città lombarde più economiche per riempire il carrello: rispettivamente il costo della spesa vale il 3,8% e il 3,7% in meno rispetto alla media lombarda. Il nuovo ''lusso'' e' il biologico: con un costo superiore in media del 30%, i prodotti biologici diventano i nuovi prodotti di marca, scelti sugli scaffali nonostante i prezzi. Una tendenza che si manifesta anche nella crescita delle imprese bio in Lombardia: +59% dal 2007, con 224 negozi di alimenti bio (+21%) e 145 aziende bio con vendita diretta (+150%). In Lombardia è in aumento anche il costo dei servizi: al bar, per esempio, il caffè è cresciuto in media del 1,9% in un anno e una pizza in pizzeria si paga l'1,8% in piu' rispetto ad un anno fa.