di Marco Dozio

Arcore, 17 giugno 2013 - Strada per strada, negozio per negozio, ufficio per ufficio, officina per officina, capannone per capannone, piccolo e grande. A caccia di un posto di lavoro, di un’azienda che vuole assumere, di una bottega che cerca un collaboratore. Anche uno soltanto. Il Comune l’ha ribattezzata la «Mappa del tesoro».

Dove il tesoro è l’occupazione, vero miraggio di questi tempi. E la mappa lo strumento per rintracciarlo, con l’obiettivo di offrire un’opportunità ai disoccupati arcoresi. Per aiutarli, l’Amministrazione ha commissionato uno studio all’Università Bicocca per monitorare tutte le attività produttive di Arcore. Tutte, capillarmente. Per incrociare domanda e offerta attraverso uno sportello comunale ad hoc. L’idea della mappatura, che vuole essere appunto una «Mappa del tesoro», porta la firma dell’assessore alle Politiche del lavoro Rinaldo Polli, in carica da sei mesi a seguito di un rimpasto di Giunta: «La fotografia ci consentirà di capire nel dettaglio quante imprese arcoresi hanno la possibilità di assumere, in modo da poter indirizzare al meglio i cittadini in cerca di occupazione». Che magari potrebbero scoprire un’occasione dietro casa, oppure nel reparto di una micro impresa sconosciuta, mimetizzata nella zona industriale. Un’occasione impensata eppure reale».

«Il monitoraggio inizia in questi giorni per concludersi alla fine dell’estate: ci siamo avvalsi della collaborazione di un ricercatore della Bicocca che ha già lavorato con il Comune di Milano. Due mesi di tempo per raccogliere dati, per affastellare numeri, per individuare in maniera chirurgica dove si nasconde il «tesoro», l’opportunità lavorativa. Dopodichè si passerà alla seconda fase del progetto: l’apertura di uno sportello in municipio convenzionato con Afol, l’agenzia per la formazione e l’orientamento al lavoro che fa capo alla Provincia. Abbiamo appena incassato il patrocinio di Palazzo Grossi che ci fornirà un sostegno concreto per organizzare il punto di ascolto». Destinato a trasformarsi in un approdo per chi cerca ma non trova, per chi ha spedito invano centinaia di curricula passando in rassegna, senza successo, ogni genere di agenzie interinali e uffici di collocamento.

«L’obiettivo immediato della ricerca è quello di comunicare ai disoccupati arcoresi i posti di lavoro disponibili, ma vogliamo anche tracciare un quadro sull’andamento delle realtà produttive locali negli ultimi 3 anni, individuando eventuali misure che possano in qualche modo agevolarle, anche se come è noto i margini d’azione dei Comuni sono molto ridotti».