Monza, 9 aprile 2013 - Carlo Cosco, l'ex compagno di Lea Garofalo, si è assunto la responsabilità del crimine e invocato il perdono della figlia Denise, che in primo grado ha testimoniato contro di lui. "Per me è incomprensibile e inconcepibile che mia figlia Denise sia sotto protezione - ha detto Cosco Durante l'udienza d'appello per l'assassinio della compagna - Da chi dev’essere protetta e perché?. Io amo mia figlia e darei la vita per mia figlia, io adoro mia figlia, merito il suo odio perché ho ucciso sua madre ma non merito di subire questa onta. Guai a chi sfiora mia figlia - ha concluso - spero di ottenere un giorno il suo perdono”.

Cosco ha spiegato che avrebbe voluto ammettere prima le sue responsabilità ma “una serie di circostanze mi ha impedito di farlo”. “Renderò conto di tutto quanto - ha proseguito - dopo che che avrete ascoltato il collaboratore di giustizia Carmine Venturini”, che ha rivelato dove si trovava il corpo della pentita, uccisa nel 2009, che in un primo momento gli inquirenti ritenevano fosse stata sciolta nell’acido. Il corpo della donna fu trovato nel quartiere di San Fruttoso. Il collaboratore di giustizia Venturini ha infatti detto: "Voglio venire in aula a raccontare la verità”.

Molto probabilmente i giudici della corte d’appello di Milano potrebbero accogliere la sua richiesta già nella prossima udienza, fissata per l’11 aprile. In quella data i giudici decideranno anche se riaprire il dibattimento alla luce delle nuove prove presentate dal pm Marcello Tatangelo e dalle parti civili e si pronunceranno su tutte le richieste avanzate dalle parti.

 

LE REAZIONI - Denise Garofalo,  è rimasta ‘’sorpresa’’ dalle parole del padre, Carlo Cosco. La ragazza, 21 anni, che vive sotto protezione dopo aver dato un contributo fondamentale alle indagini, si attende, però, che l’uomo ‘’dica tutta la verita’’’ per chiarire anche quale ruolo hanno avuto gli altri imputati nell’uccisione. Lo ha spiegato il legale della giovane, l’avvocato Vincenza Rando. ‘’Quelle poche parole di confessione non bastano’’, ha chiarito il legale. 

 

Dure le parole della sorella di Lea, Marisa Garofalo: "Sappia Carlo Cosco che nessuno lo perdonera’ mai per quello che ha fatto. Né Denise, né io, né tutti i miei parenti’’. Cosco, compagno della vittima, condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Lea Garofalo. ‘’Nessuno potrà mai perdonare Cosco ed i suoi complici perché il crimine che hanno commesso è stato troppo orribile". "La confessione di Cosco - ha detto ancora Marisa Garofalo - mi sembra, oltre che una strategia, anche il tentativo di ottenere una posizione di comodo che mira ad ottenere benefici. Se questo avvenisse, tra l’altro - ha concluso la sorella di Lea Garofalo - sarebbe molto grave. Chi ha commesso un delitto tanto efferato deve pagare fino in fondo le sue colpe’’.