Monza, 15 marzo 2012 - "Alle accuse di inciuci, presunte impossibili ridicole cordate e parentopoli brianzole abbiamo deciso di rispondere con un gesto forte e chiaro: le dimissioni da senatrice di mia moglie Giovanna Mangili". Ad affermarlo è Walter Mio, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Cesano Maderno, in provincia di Monza, marito di Giovanna Mangili, che oggi si è dimessa dal Senato dopo essere entrata a Palazzo Madama come capolista in Lombardia, a fornire la spiegazione sul passo indietro della moglie, come lui attivista del M5S. 

Alla base della decisione ci sarebbe una polemica interna tra gli esponenti lombardi dei grillini. In occasione delle Parlamentarie, le primarie web convocate dal M5S per eleggere i candidati alle elezioni politiche, Mangili aveva ottenuto 231 voti, guadagnandosi il posto da capolista al Senato in Lombardia, seguita dall'attuale capogruppo a Palazzo Madama Vito Crimi.

Alcuni attivisti avevano parlato di 'cordate' per farla eleggere, dirottando su di lei i voti degli elettori di Monza-Brianza nonostante Mangili fosse militante del movimento solo dall'ottobre 2012. Polemiche che quindi avrebbero portato Mangili a rassegnare le dimissioni da Palazzo Madama, ''per ridare dignità a una persona che ha sopportato in silenzio attacchi e per non danneggiare un Movimento che ha sempre sostenuto e che sempre sosterra'''. ''Un modo deciso ed inequivocabile - ha concluso il marito sulla sua pagina Facebook -, per dimostrare a quanti hanno sparso veleno sul desiderio di facili poltrone familiari''.