Monza, 19 gennaio 2013 - La tragedia l’ennesima uccisione di una donna da parte di un ex compagno respinto, è avvenuta ieri sera in un’anonima palazzina costruita negli anni ’70 in una zona alle spalle del centro di Bernareggio, un paesone di 10 mila abitanti ai confini con la Brianza Lecchese.
 

Antonia Stanghellini, 46 anni, italiana, operaia, è stata uccisa con un grosso coltello da cucina dal’ex marito Mustafà Hashouani, marocchino, disoccupato, 45 anni, dal quale era separata da un anno, stanca dei continui maltrattamenti, e che aveva denunciato per ben tre volte, sempre ritirando la querela per paura di ritorsioni.


Il movente del delitto sarebbe la gelosia morbosa dell’uomo nei confronti della compagna, dalla quale aveva avuto due figli, un bambino di 12 anni e una ragazzina di 16. Dal primo matrimonio, invece, la donna aveva avuto una figlia di vent’anni che ora vive in Spagna. Dopo l’omicidio l’uomo ha richiuso a chiave la porta e si è costituito, raccontando ai carabinieri la sua ossessione che lo spingeva persino a pedinare di nascosto l’ex moglie. In realtà non aveva mai accettato di essere stato lasciato.


Un rapporto burrascoso da sempre che andava avanti fra alti e bassi e tentativi di lei di non irritare ulteriormente quell’uomo che non esitava a picchiarla ( la donna si era recentemente fatta medicare in ospedale a Vimercate per le percosse) e che purtroppo aveva conservato le chiavi di casa per andare a trovare i figli. Ma nell’abitazione di via Montegrappa 7 ieri sera alle 19,30 ora dell’omicidio c’era solo Antonia. I due figli erano usciti con gli amici quando l’ex marito è arrivato. I due hanno iniziato a litigare in cucina.
 

Le urla hanno allarmato le vicine di casa, che erano al corrente della situazione, qualcuno ha provato a telefonare nell’appartamento, ma Antonia non rispondeva. Così sono stati chiamati i carabinieri. Sul pianerottolo tante tracce di sangue, i vigili del fuoco hanno dovuto abbattere la porta per entrare e si sono trovati di fronte a un massacro. Anche il marito omicida ha riportato ferite nella colluttazione con la moglie che ha cercato in tutti i modi di difendersi. Un’ambulanza lo ha portato in ospedale per le medicazioni, poi per lui si sono aperte le porte del carcere.

di Marco Dozio