di Gabriele Bassani

Monza, 13 gennaio 2013 - Pensava di avere chiuso i rapporti con Enel, dopo avere cambiato fornitore e avere ottenuto anche un assegno di conguaglio, ma in realtà si è trovato a far fronte ad una richiesta di 2.300 euro con tanto di intimazione da uno studio legale di Roma, recapitata alla Vigilia di Natale. Protagonista della vicenda è la F.lli Balzarotti & C., azienda artigiana lazzatese, che fino al 2010 è stata cliente di Enel Energia per la fornitura industriale. «Dopo aver chiuso il contratto per il passaggio ad altro fornitore - spiega Ivano Balzarotti - il 14 settembre del 2011 ho ricevuto una fattura di circa 1.400 euro relativa a consumi che vanno da gennaio a dicembre 2008. Innanzitutto mi chiedo se sia normale ricevere una fattura per consumi relativi a 3 anni prima, poi comunque cerco di comunicare con Enel, tramite telefonate e fax, chiarendo fin dall’inizio la mia piena disponibilità a saldare il dovuto, purchè mi venga spiegato nel dettaglio a cosa si riferisca quella fattura, considerando che, una volta cambiato fornitore, avevo già provveduto al conguaglio, tanto da avere ricevuto da Enel un assegno di rimborso di 31,68 euro». Poi arrivano altre due fatture per un totale da pagare di 2.370 euro e il 24 dicembre scorso arriva un’altra lettera da uno studio legale con richiesta di provvedere entro 7 giorni al saldo. «Io ad oggi non ho ancora capito a cosa si riferiscano quei conteggi: ho chiesto di poter incontrare un tecnico di Enel per verificare i consumi», aggiunge Ivano Balzarotti.

Da Enel spiegano che «il signor Balzarotti ha inviato un reclamo il 30 ottobre 2011 al quale Enel Energia ha risposto con una lettera, nel marzo del 2012. La lettera è stata inviata dopo aver effettuato tutte le verifiche e confermava la correttezza dell’importo». La stessa società precisa che «sono conguagli scaturiti a seguito dell’emanazione della Delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e contengono i consumi sulla base delle letture reali comunicate dal distributore e un ricalcolo dei costi di Trasporto dell’energia elettrica». Infine, per quanto riguarda la possibilità di un contraddittorio con un tecnico: «l’azienda avrebbe potuto rivolgersi al Punto Enel di Monza e ricevere lì tutte le spiegazioni e i chiarimenti ai suoi dubbi».