Monza, 4 gennaio 2013 - Amministrazione monzese contraria alla modifica degli orari e al taglio del personale del trasporto pubblico. "Il Comune di Monza è contrario all’accelerazione che ha portato al cambio di linee e orari del trasporto pubblico urbano che avverrà a partire dal 7 gennaio e alla conseguente decisione di ridurre il personale - ha dichiarato l'amministrazione -. La decisione annunciata da Net non trova l’accordo dell’amministrazione comunale che fin dal suo insediamento ha cercato con la Provincia di Monza-Brianza e con Net, la società di gestione del servizio di trasporto pubblico cittadino, di trovare una soluzione al contenzioso economico in atto da tre anni".

 

"È inaccettabile l’accelerazione e del tutto fuori luogo il tentativo di coinvolgere sul piano delle responsabilità il Comune di Monza in decisioni tanto gravi - dichiara l’assessore alla mobilità Paolo Confalonieri -. Noi in questi sei mesi la nostra parte l’abbiamo fatta, come dimostra la lettera che l’8 novembre scorso abbiamo inviato alla Provincia".

 

"Nella lettera il Comune di Monza dichiarava la propria disponibilità a corrispondere alla Provincia stessa la somma di 500 mila euro per contribuire a risolvere carenze economiche dell’Ente e la disponibilità a versare per l’anno 2013 una somma di 1.650 mila euro - spiega l'amministrazione monzese in una nota stampa -. Come pure, sempre in un’ottica di reciproca collaborazione, Comune di Monza si dichiarava anche disponibile a valutare una revisione del servizio ottimizzando le linee già presenti su Monza e a riconsiderare l’effetto e l’efficacia del servizio notturno".

 

"A tutte queste nostre disponibilità - prosegue l’assessore Confalonieri - non ha fatto riscontro alcuna apertura, con la conseguenza che neppure è stata accolta la richiesta di far precedere la modifica del servizio da una campagna informativa che rendesse noto agli utenti il nuovo schema di linee e orari, valorizzando anche il ruolo di tutte le linee di Trasporto Pubblico presenti in Monza. Far ricadere poi il prezzo di queste scelte oltre che sugli utenti, anche sui lavoratori di Net è del tutto ingiustificato: Atm, principale azionista di Net, ha la forza e la possibilità per gestire gli eventuali esuberi".