Monza, 1 dicembre 2012 - Un’organizzazione criminale specializzata nel furto di veicoli industriali all’interno di cantieri in varie località del Nord Italia, che venivano poi rivenduti sui mercati del Medio oriente e del Nord Africa, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Trieste, che ha indagato 10 persone, sei delle quali sottoposte a misure cautelari. I mezzi venivano fatti transitare attraverso il porto di Trieste, con numeri di telaio e documenti falsificati.

La banda era composta da cinque cittadini italiani, due siriani, un algerino, un kosovaro e un romeno. Nei loro confronti il sostituto procuratore della repubblica di Trieste, Matteo Tripani, ha ipotizzato i reati di associazione per delinquere dedita a furto, ricettazione e riciclaggio. Le indagini, scattate la scorsa estate, sono state avviate dall’individuazione di un’autopompa per calcestruzzo rubata, che si trovava in transito allo scalo portuale del capoluogo giuliano e risultava in procinto di essere esportata in Siria.

Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno percorso a ritroso la storia del veicolo e hanno scoperto il gruppo in cui erano suddivisi i ruoli legati al traffico illecito dei mezzi rubati. Sono 12 i veicoli industriali risultati sottratti dai cantieri e quindi esportati. Altri nove tra mezzi industriali e autoveicoli di pregio sono stati scoperti prima del loro trasferimento all’estero. In quattro circostanze sono stati intercettati, sempre al porto di Trieste ma anche Lecco, a Desio (Monza) e a Civitavecchia (Roma) mentre stavano per essere trasferiti in depositi ‘’sicuri’’ in attesa della falsificazione dei documenti e dei telai.

Il volume d’affari della banda è stato valutato oltre i tre milioni di euro, frutto delle cessioni alle controparti estere.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip del Tribunale di Trieste, Luigi Dainotti, quattro delle quali eseguite e altre due notificate ad altrettanti indagati sottoposti all’obbligo di dimora. Nell’operazione sono stati impiegati oltre 30 militari del Gruppo di Trieste, di Monza, della Compagnia di Bressanone e della Tenenza di Seregno. Un magazzino in Brianza veniva utilizzato per lo stoccaggio dei veicoli; in esso sono stati sequestrati tre rimorchi per camion rinvenenti da precedenti furti e un carico di 15 mila bottiglie di vino prosecco, anch’esso oggetto di furto operato.