di Stefania Totaro

Monza, 21 novembre 2012 - Ora è ufficiale. L’ex assessore monzese al Patrimonio e all’Ambiente Giovanni Antonicelli, Pdl, è indagato dalla Procura di Monza per corruzione. Ne ha avuto ora conferma anche lo stesso Antonicelli, che a febbraio dell’anno scorso si era dimesso dal suo incarico nella Giunta di centrodestra uscente, dopo la scadenza dei termini che tenevano secretato il fascicolo penale aperto dal sostituto procuratore monzese Salvatore Bellomo.

Un’inchiesta che ruota tutta intorno a Mister X, un uomo la cui identità è mantenuta segreta dagli inquirenti e che si muove all’ombra della camorra. Sotto la lente di ingrandimento della Procura di Monza proprio gli appalti gestiti dagli assessorati di Giovanni Antonicelli, dove nel giugno scorso il pm Salvatore Bellomo ha inviato i carabinieri e gli uomini della Guardia di Finanza per un blitz in Municipio.

Gli inquirenti stanno stilando l’identikit di questo personaggio ancora senza nome. Un uomo che non apparirebbe mai in prima persona negli affari ritenuti sospetti, ma che ne sarebbe l’amministratore di fatto, colui che, proprio grazie alla sua presunta vicinanza ad ambienti della malavita napoletana, sarebbe riuscito ad insinuarsi a vari livelli sul tessuto sociale, politico ed economico cittadino infilandosi anche nella gestione della cosa pubblica.

Un’inchiesta che procede da oltre un anno, anche se l’ex assessore Antonicelli non risultava formalmente iscritto sul registro degli indagati, perché è rimasto finora secretato il fascicolo penale aperto nel quale si ipotizzano alcuni reati nel campo della corruzione. Una delle ipotesi di indagine infatti è che in sede di consultazioni elettorali ci possano essere stati pacchetti di voti offerti dalla criminalità organizzata in cambio dell’assegnazione di appalti nel settore dello smaltimento dei rifiuti e della manutenzione delle case popolari, o nell’assunzione di persone indicate dai clan nelle imprese incaricate di effettuare i lavori.

Un’inchiesta nata da alcuni episodi di criminalità comune accaduti sul territorio, sapientemente raccolti e interpretati dai carabinieri in una corposa informativa dagli inquietanti scenari arrivata alla Procura, che ha poi deciso di isolare, affidandolo alla Guardia di Finanza di Monza, il filone relativo ai presunti rapporti con la pubblica amministrazione. Da qui il blitz in Municipio, dove gli uomini delle Fiamme gialle si sono fatti consegnare non tutti gli appalti dell’ufficio dell’ex assessore Antonicelli, ma soltanto alcuni documenti: quelli relativi alla manutenzione degli alloggi popolari relativa all’impresa PGM e quelli sulla raccolta dei rifiuti storicamente gestita dall’impresa Sangalli. Ora l’ipotesi è che questo filone sia legato a doppio filo a quello strettamente criminale. E il comune denominatore potrebbe proprio essere Mister X.