Monza, 26 Ottobre 2012 - Verrà sottoposto lunedì mattina ad interrogatorio di garanzia in carcere da parte del gip del Tribunale di monza Anna Magelli Renato Sarno, l'architetto arrestato per concussione nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Monza sul 'sistema Sesto' perchè indagato insieme all'ex direttore generale del Comune di Sesto San Giovanni Marco Bertoli di avere costretto l'imprenditore Edoardo Caltagirone ad affidare a Sarno una consulenza da 1 milione di euro sulla riqualificazione edilzia della Falck-Vulcano.

''E' una vicenda paradossale'' - ha definito l'avvocato Giovanni Briola l'accusa contestata al suo assistito. Il legale è già andato al carcere di Monza dall'architetto. "L'ho trovato sereno, forte e determinato a combattere per difendersi e fare emergere la verità - E' una cosa che non esiste che Sarno abbia avuto un ruolo di 'collettore di tangenti'' per il centro sinistra".

L'avvocato nega che la consulenza dell'architetto per l'area Vulcano sarebbe stata 'fantasma': ''Il lavoro è stato effettivo e congruo - ha detto Briola -. Sono stati impiegati circa 7.400 ore e sette professionisti, inviate quasi 200 mail, e, oltre ai plastici e ai rendering, ci sono state una trentina di riunioni''.

Quanto alle esigenze cautelari, il legale ha spiegato che non sussistono anche perchè Sarno dal luglio del 2011, quando vennero perquisiti il suo studio e la sua abitazione, ''si e' dimesso da ogni carica all'interno del suo gruppo e da allora, In Italia, non ha più appalti e men che meno con la pubblica amministrazione. Ha solo un grosso lavoro all'estero''.

In piu', per il difensore, non è vero che il suo assistito avrebbe tentato di far sparire i files della 'contabilita' riservata' contenuti nella pen-drive a lui sequestrata. ''La pen-drive - ha sottolineato l'avvocato Briola - è un supporto in genere usato per trasferire i dati. E i dati dell'area erano archiviati nel server dello studio che e' stato sequestrato a luglio di due anni fa''.

A Renato Sarno i finanzieri hanno sequestrato 500.000 file solo nel computer. Tra l'immenso materiale relativo alla 'Sarno Group spa', il famoso file in formato Excel datato 6 luglio del 2009 con una serie di nomi e di cifre e una somma totale eccellente: 1.398.000 euro. Per la Procura di Monza si tratta di contributi, proventi di fatture gonfiate derivanti dalle superconsulenze ottenute proprio grazie a Filippo Penati da Sarno, mazzette di imprenditori sborsate per ottenere appalti e finanziamenti elettorali che l'architetto avrebbe raccolto per conto di Penati.

di Stefania Totaro