Agrate, 22 aprile 2012 - La pazienza di Ezio Colombo è finita da tempo. «L’accordo di programma è stato disatteso, adesso basta», tuona il sindaco di Agrate annunciando il ricorso al Tar per bloccare la Tangenziale est esterna, quella Tem che rischia di sconvolgere il territorio. Soprattutto se non verrà realizzato lo svincolo che dovrebbe preservare la città dall’invasione delle auto. È questo il nodo da sciogliere: Agrate ricorre contro il progetto approvato dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) perché manca l’opera di interconnessione tra l’autostrada Milano-Venezia e le tangenziali, senza la quale migliaia di veicoli saranno costretti a riversarsi sulle strade di paese paralizzando la viabilità.

«Nella delibera del Cipe non c’è traccia dello svincolo: non compare da nessuna parte, in nessun documento ufficiale». Per farlo servirebbero circa 80 milioni di euro: «Anzi, l’ultima stima parla di 87 milioni: l’onere di questo intervento spetterebbe a Serravalle e ad Autostrade per l’Italia». Colombo ha deciso di intraprendere la battaglia legale per lanciare un ultimatum: niente Tem senza le opere promesse, ovvero svincolo e sistemazione delle due provinciali che attraversano il paese.

Nell’accordo di programma firmato dai sindaci era stato inserito anche il prolungamento della metropolitana. «Da anni ci prendono in giro. Il nostro assenso alla Tem era legato all’arrivo del metrò in Brianza. Non se n’è fatto nulla». È una lotta contro il tempo anche se l’avvio cantiere, previsto per fine mese, è slittato a ottobre. «Non ci arrenderemo, è in gioco la salute dei miei cittadini: senza l’opera di raccordo, traffico e inquinamento esploderebbero», aggiunge il sindaco che ha già in mente un piano di riserva: chiudere il transito di via Matteotti ai non residenti. Una sorta di «Area C» con tanto di telecamere per punire i trasgressori: «Ci sto lavorando, se non ci saranno novità, chiederò al Consiglio di istituire un’Area C per tutelare gli agratesi».

Tentando di salvarli da un flusso giornaliero di 90mila veicoli: 70mila auto e 20mila camion, secondo le stime degli esperti, percorreranno ogni giorno la bretella che unirà Agrate a Melegnano. Circa 32 chilometri intervallati da sei caselli per un investimento complessivo di 1.600 milioni di euro. Intanto ai vertici della società Tangenziali Esterne di Milano, che dovrà realizzare l’infrastruttura, si registra un cambio della guardia: l’assemblea dei soci composta da Serravalle, Autostrade per l’Italia, Asam, Satap, Autostrade Lombarde, Intesa San Paolo e Impregilo, ha nominato presidente Stefano Maullu, ex assessore regionale.

di Marzo Dozio