Monza, 28 febbraio 2012 -«Caro signor Della Valle, viste le difficoltà che sta incontrando con il Colosseo a Roma, perché non viene qui a salvare la Villa Reale?». Quella del sindaco Marco Mariani avrà anche il sapore di una provocazione, ma l’idea, in fondo, potrebbe non essere poi così campata per aria. «Per il primo lotto dei lavori di restauro della reggia attraverso un bando abbiamo trovato il partner privato che per i prossimi 22 anni ci garantirà non soltanto il restauro ma anche la gestione di una parte della Villa», le parole di Mariani.

Una gestione che comunque deve sempre tenere conto delle posizioni del Consiglio di gestione del Consorzio, di cui peraltro è presidente il sindaco di Monza in carica. «Adesso, però, si deve iniziare a ragionare sul secondo lotto», prosegue il primo cittadino. Inutile perdere tempo. E perché no, un imprenditore come Diego Della Valle, a capo dell’impero Tod’s, potrebbe trasferire, o ripetere, anche qui a Monza l’operazione di salvataggio che sta tentando di portare avanti a Roma.

L’appello da Monza è partito. A Della Valle certo, ma, senza preclusioni, anche ad altri eventuali seri imprenditori disposti a investire nella Villa Reale. Nel frattempo sono iniziate le grandi manovre per l’apertura del cantiere del primo lotto di restauro della reggia. Lunedì prossimo sarà una data storica non soltanto per la Villa. Già «stiamo procedendo con gli allestimenti del villaggio del cantiere, in modo tale che martedì i lavori possano partire a pieno ritmo», aggiorna Giuseppe Colini, direttore di cantiere.
 

Sarà lui, ingegnere con alle spalle il restauro del Castello Sforzesco di Milano e del colonnato della Basilica di San Pietro, a guidare un lavoro particolarmente delicato soprattutto sulle 40 stanze del secondo piano dove erano stati ricavati i tre appartamenti di Vittorio Emanuele III principe di Napoli, della duchessa di Genova madre di Margherita di Savoia e degli imperatori di Germania. Si tratta di un restauro conservativo seguito nel dettaglio da Giulia Putaturo.


Squadre di operai e restauratori, in tutto 80-100 persone, lavoreranno anche al piano terra - dove ci sarà la biglietteria, un coffee bar e un book shop - e al Belvedere, che invece ospiterà un suggestivo ristorante di lusso, oltre a due piccole parti delle ali nord e sud. Un intervento da 21 milioni di euro al netto dell’Iva, di cui 17 dal pubblico e il resto da Nuova Villa Reale Monza, la società costituita ad hoc dall’associazione temporanea di impresa (Italiana Costruzioni, Malegori e Na.Gest Global service) che ha vinto il bando per la progettazione, il restauro e la gestione della reggia piermariniana.