Vimercate, 24 febbraio 2012 - Slogan, bandiere ma soprattutto volantini di protesta davanti alla sede Alcatel-Lucent di Vimercate, dove circa duecento dipendenti della multinazionale francese hanno organizzato un presidio per dire no ai licenziamenti prospettati nell'arco del 2012 dal nuovo piano di riorganizzazione aziendale. Secondo le stime dei rappresentanti sindacali, le intenzioni dichiarate dal gruppo Alcatel-Lucent andrebbero in direzione di un graduale ridimensionamento della produzione dello stabilimento vimercatese, che colpirebbe in particolar modo il settore Ricerca e Sviluppo: l'azienda ha infatti annunciato 490 esuberi.
 

Al presidio mattutino, durato dalle 7 alle 10, è poi seguito un corteo di manifestanti, fra cui molti ingegneri, fisici e ricercatori che hanno percorso, scortati dalle forze dell'ordine, tutto viale Milano, per poi confluire in piazza Marconi."Vimercate è da anni una sede all'avanguardia a livello mondiale per quanto concerne la trasmissione ottica, non capiamo perché il gruppo Alcatel-Lucent voglia trasferire la produzione negli Stati Uniti", dichiara Umberto Cignoli, rappresentante sindacale della Fiom. Inoltre, secondo gli scioperanti, il fatturato della multinazionale (di circa un miliardo lo scorso anno) non sembra giustificare il programma, non ancora esplicitamente dichiarato ma fortemente intuibile, di dismissione dello stabilimento italiano.

"I tagli impattano su tutti i settori ma soprattutto sulla ricerca - continua Cignoli - e questo ci sembra assurdo se solo si considera che 15 dei 34 brevetti depositati dalla divisione Optics di Alcatel-Lucent sono stati realizzati a Vimercate".Lo scorso novembre i dipendenti della multinazionale francese avevano sperato in un rilancio della produzione del loro stabilimento, soprattutto in occasione della presentazione del progetto "Futuro fotonico", che faceva pensare a una valorizzazione del prodotto tecnologico d'avanguardia realizzato nella sede vimercatese. Ora sui volti dei dipendenti c'è invece tanta delusione, mentre l'ultima carta da giocare resta quella dell'intervento del Pirellone e del ministo allo Sviluppo economico Corrado Passera, che incontrerà a breve i vertici aziendali di di Alcatel-Lucent.
 

di Sara Corno