Monza, 16 gennaio 2012 - E' una lettera che scatena la bagarre politica nel Pirellone e fa tremare la stanza dei bottoni della Regione Lombardia. Un appunto di Sergio Pennati, ex socio di Massimo Ponzoni, il consigliere regionale lombardo del Pdl colpito questa mattina da un provvedimento di custodia cautelare nell'ambito delle indagini sul crac delle società "Il Pellicano" e "Il Mais".

"La stessa immobiliare Mais ha pagato varie volte noleggi di barche e vacanze esotiche allo stesso Ponzoni e al suo capo Formigoni", si legge nell'ordinanza che cita la lettera di Pennati. E non finisce qui perchè in un'altra missiva si legge che "la società InStudios srl, che ha sostenuto successivamente spese per Ponzoni con la promessa di un politico 'marinaio' che avrebbe portato qualche favore per loro, ha pagato il figlio dell'onorevole Romani, sottosegretario alle telecomunicazioni (all'epoca dei fatti nd,r.), per prestazioni che lo stesso non ha mai fatto e ha stipulato contratti di consulenza per 3 giornalisti a libro paga di Ponzoni".

Una vera bufera che si abbatte senza sosta. Un altro scritto di Pennati cita: "Un milione e 600 mila euro prelevati dalle società per comprare voti in campagna elettorale, pagare ristoranti". Una mazzata vera, un fatto che se confermato potrebbe portare a grandi rivoluzione all'interno della vita politica lombarda. 

Immobiliare Piermarini, Piesse Studio Srl, Bantgi srl, Il Guaco srl, Serena Immobiliare sarebbero i nomi citati da Pennati che scrive anche di una ragazza appartenente a Comunione Liberazione assunta in cambio di voti.

 

LA REPLICA DI FORMIGONI - “Non ho mai usufruito di vacanze o barche pagate da questi signori o da questa azienda”. Ferma e immediata la replica del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in merito ad una missiva riportata nella ordinanza di custodia cautelare a carico del consigliere lombardo Massimo Ponzoni, firmata da un suo ex collaboratore, Sergio Pennati. “Io non conosco il signor Pennati - ha sottolineato Formigoni -, nè conoscevo l’esistenza di questa societa’ Mais”.

"La Regione e la sua amministrazione non sono minamamente coinvolti. Mi auguro che Ponzoni possa dimostrare la sua estraneità ai fatti, fatti che attengono integralmente alla responsabilità delle singole persone".