Seregno, 14 gennaio 2012 - Colpo di scena nella sparatoria di mercoledì notte. I due rom inizialmente tratteggiati come semplici vittime dell'agguato, Antony Labbiate, il 30enne residente a Seveso, e Ronny Weiss, 20enne residente a Torino ma habituè della Brianza, sono stati arrestati. Anche loro avrebbero posseduto un arma e, probabilmente, non è ancora chiaro chi, avrebbero risposto al fuoco. Non un'unica canna fumante, dunque. Non un'unica direzione. Non vittime e carnefici, ma un vero e proprio duello, quasi da far west.
E' la novità, determinante, che emerge dalle indagini messe in atto dai carabinieri della Compagnia di Seregno, con il coordinamento del sostituto procuratore di Monza Alessandro Pepè. Il seguito degli accertamenti, dei rilievi, delle "chiacchierate" con chi è stato coinvolto nell'azione o può averne adocchiato qualche frammento, ha permesso agli inquirenti di ricostruire con più dettagli la dinamica dell'agguato. Anche se restano ancora diversi punti oscuri, diversi passaggi ambigui.
Secondo il nuovo schema ricomposto, i due rom arrivano sulla fiammante Bmw coupè serie 6 grigia nel parcheggio di via Tiziano. Sono le 23.15. Vanno fino in fondo e parcheggiano, in retromarcia, in maniera da avere la visuale sul davanti. Non spengono il motore, probabilmente perchè sanno che li attendono momenti cruciali, pericolosi, sul filo del rasoio, e avranno necessità di innestare presto la quarta, la quinta. Spengono, invece, le luci, per non dare troppo nell'occhio. Passano alcuni minuti, forse una decina, e si scatena l'inferno. A quanto pare lo sconosciuto che sbuca dall'oscurità del parchetto retrostante esplode i primi colpi, uno, due. Da pochi metri, tanto che centrano subito il Labbiate, alla guida.
Ma non è una sorpresa, per chi sta dentro l'auto, tanto che partono subito dei colpi di reazione. Alla fine se ne contano otto. Tanti sono i bossoli raccolti dai carabinieri, messi al vaglio dei Ris di Parma. Analisi, accertamenti balistici e vari riscontri portano i militari a verificare la presenza della seconda arma, che però viene fatta sparire nel nulla. Tanto basta, però, per portare al loro arresto.
Labbiate giovedì pomeriggio viene dimesso dall'ospdale di Desio: dieci giorni di prognosi, che passerà dietro le sbarre del carcere di Monza. A fargli compagnia anche il Weiss. Adesso c'è da acciuffare il terzo uomo, colui che avrebbe dato l'input alla sparatoria. Qualcuno la domanda se l'era posta. Possibile - se era stato prefissato un appuntamento così delicato - che una parte si presentasse armata di pistola e l'altra senza nemmeno uno straccio di arma per ogni evenienza?
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