Monza, 21 dicembre 2011 - L’acqua sporca rischia di costare molto cara al Comune. C’è anche Monza nel mirino dell’Europa che è pronta a staccare in Lombardia una maximulta stimata in ben un miliardo di euro da distribuire tra tutti quei Comuni che non hanno eseguito negli scorsi anni investimenti sui propri impianti di depurazione per abbassare i livelli di nitrati nelle acque.

È previsto per marzo, e comunque prima dell’estate, il verdetto della Corte di giustizia europea che andrà a bacchettare gli agglomerati urbani che hanno finora aggirato la richiesta dell’Unione Europea avanzata 2 anni fa di ridurre l’inquinamento di fiumi e laghi. In Lombardia sono 36 gli impianti chiamati in causa per altrettanti territori (che comprendono almeno 150 Comuni), tra cui non manca il depuratore di San Rocco, al servizio di mezza Brianza con un bacino d’utenza di quasi 680mila abitanti e gestito da Alsi spa, società a partecipazione pubblica dove il Comune di Monza è l’azionista di maggioranza relativa con il 24,9% e il resto è diviso tra 27 Comuni.

Sul banco degli imputati c’è quindi la partecipata comunale ma, di fatto, l’«intestatario» della multa sarà comunque il Comune che dal punto di vista giuridico ha la responsabilità sull’acqua. Quindi a Monza toccherà il 24,9% di quanto contestato per il territorio coperto da Alsi. E sulla cifra che potrà raggiungere la multa in città c’è attesa.

«La multa dall’Europa arriverà allo Stato che poi la girerà alle Regioni – spiega l’assessore alle Partecipate, Cesare Boneschi -. La ripartizione dipenderà dalla Regione ma non sono ancora noti i criteri che saranno usati». E non sarà un dettaglio da poco. C’è un miliardo da distribuire e se in Lombardia si farà la suddivisione aritmetica tra i 36 agglomerati, a ciascuno, compresa l’area di Alsi, toccheranno 27,7 milioni di euro.

Ma peggio andrà in Brianza se invece sarà usata una suddivisione proporzionale al bacino d’utenza, perché l’impianto monzese è quello più esteso con quasi 680mila abitanti. Secondo c’è quello di Olona Sud con 427mila utenti, poi Robecco sul Naviglio con 236mila mentre la maggioranza in Lombardia sono depuratori con poche decine di migliaia di utenti. Ma, per ora, l’assessore Boneschi non è preoccupato: «A Monza si sta già operando per allinearsi alle direttive europee e quindi per evitare la multa. In Alsi stanno già predisponendo un progetto per fare gli investimenti necessari all’impianto in tempo con quando disposto dall’Europa. Quando ci sarà contestato il livello dei nitrati nelle acque reflue, avremo pronto il progetto che permetterà di ottenere la sospensione della sanzione».