Limbiate, 5 novembre 2011 - Il funerale di un criceto? Cinque euro. E quello di un canarino? Sempre cinque euro, così come quello di un furetto o di un pesciolino rosso. Non una tariffa fissa, ma un’offerta libera per un servizio davvero originale. Ad offrirlo un diciassettenne, imprenditore, candidato al Guinness dei Primati. È questo «l’identikit» di Nicolò Verga, il giovane residente a Limbiate, provincia di Monza, che all’età di nove anni ha fondato un’impresa forse unica al mondo. È la Pfa, Pompe funebri animali, che si occupa di pesci rossi, furetti, criceti, tartarughe e canarini. O, meglio, della loro sepoltura. Dall’inizio del 2010 ad oggi, si sono rivolti alla Pfa oltre 750 clienti, vale a dire più di un funerale al giorno.

L'impresa di Nicolò che frequenta il Collegio Castelli di Saronno, dove è iscritto all’Istituto alberghiero, non è passata inosservata, tanto da suscitare le attenzioni della commissione del Guinness dei Primati. Nel giro di dieci giorni Nicolò saprà se nel mondo esiste qualche altro ragazzo, al di sotto dei 18 anni, che si è messo in proprio nel campo delle pompe funebri, o se è lui è il primo e unico al mondo da meritarsi il primato. Fino ad oggi comunque i riconoscimenti non sono mancati. «Sono stato riconosciuto come socio onorario di Federcofit, la Federazione del comparto funerario italiano – racconta Nicolò - e lo stesso è avvenuto da parte dell’Ente protezione animali, grazie all’opera che svolgo per assicurare una degna sepoltura alle bestiole».


All’insegna del motto «Serietà, decoro e rispetto», il 17enne, ha allestito in un’ala della propria abitazione una vera e propria agenzia di pompe funebri, con tanto di showroom per le cassette, che altro non sono che delle piccole bare. «Tutto inizia con una breve riflessione nella “sala della memoria” – continua - una stanza adibita alle cerimonie. È il momento durante il quale spesso si assistono a scene di commozione per l’animale deceduto. Anche perché una parte dei miei clienti sono anziani molto legati ai loro piccoli amici, che costituiscono spesso la loro unica compagnia. Dopo avere dato modo ai padroni di esprimere le loro emozioni, la salma dell’animaletto è sigillata nella bara mediante una chiusura ermetica a colla calda, e quindi è inumata in un terreno di fianco alla casa funeraria, oppure per chi lo preferisce è cremata».


E ancora «L’inumazione però è molto meno frequente – sottolinea Nicolò -, la maggior parte dei clienti preferisce la cremazione, perché l’urna con le ceneri può e essere portata a casa». Le tariffe non esistono. Sta al cliente decidere quando lasciare per il servizio, mai al di sotto dei 5 euro, molto spesso superiore. E se qualcuno non può permettersi nemmeno l’offerta, non ci sono problemi. Il funerale si svolge regolarmente, senza eccezioni. Guinness a parte, la fama della Pfa cresce.

 

«Negli ultimi due anni ho allargato notevolmente la rete dei miei clienti, che vengono non soltanto dall’intera Lombardia ma anche da altre regioni come l’Emilia-Romagna. La Pfa si sta espandendo anche come tipologia e qualità dei servizi offerti. Per esempio tramite un’impresa di pompe funebri esterna è stata introdotta la cremazione di furetti, pappagalli e altre bestiole. Inoltre ho allestito una piccola casa funeraria, una sorta di camera ardente, dove la salma rimane prima della cremazione o dell’inumazione».

 


Nicolò Verga  ha le idee per chiare per il futuro. «Il settore delle ricezione alberghiera e della gastronomia, cui sto dedicando il mio impegno scolastico, mi interessa moltissimo. Anche se non escludo di seguire il campo nel quale ho fondato la mia piccola impresa. Sto ricevendo infatti numerose richieste da parte di imprenditori già affermati che mi chiedono di mettermi in società con loro e di lavorare insieme».