Vimercate, 2 ottobre 2011 - Gli studenti, per fortuna, non mancano. Quest’anno al Vanoni di Vimercate c’è stato un boom di iscrizioni. Il problema è che i banchi di scuola non bastano per tutti i 1.050 studenti. Ne servono altri 150. Perché in piedi non si può certo fare lezione. Così per dare una sedia ai loro ragazzi preside e insegnanti in queste tre settimane hanno dovuto fare i salti mortali. Allestire aule jolly nei laboratori e persino nell’aula del collegio insegnanti. «Abbiamo dovuto affrontare l’emergenza. I banchi dovrebbero arrivare in settimana», racconta il preside del Vanoni Michele Monopoli. La storia è emblematica delle difficoltà di dirigere oggi una scuola: «Avevamo fatto richiesta dei banchi alla Provincia con largo anticipo. Ne hanno mandati solo 90, un numero insufficiente. Abbiamo allora rinnovato la richiesta ad agosto. Ma ci hanno detto che la ditta non li aveva. Intanto siamo arrivati all’apertura dell’anno scolastico».

L’istituto Vanoni ha avuto 285 iscritti in più. Ha favorito il gran balzo in avanti l’introduzione del nuovo indirizzo Turismo che da solo ha raccolto 64 matricole. Ma ha avuto successo anche per i «vecchi» corsi di studio: Costruzioni ambiente e territorio (ex geometra) segna un aumento del 66,67%, Amministrazione finanze e marketing del 9,38% il Liceo Linguistico del 12,22%. Ormai non è solo più un problema di banchi. «Scarseggiano anche gli spazi per l’attività didattica», ricorda Monopoli. L’intero centro scolastico di via Adda viaggia verso il «tutto esaurito». Un collegio costruito negli anni ‘70 e frequentato da circa 3.000 tra studenti e insegnanti.

Ci convivono quattro istituti: Vanoni, Liceo Banfi (scientifico e classico con 50 sezione e solo 49 aule), Itis Einstein e un pezzo del Floriani, perché l’edificio di via Cremagnani non può contenerli tutti. Tutte le scuole sono alla ricerca disperata di spazi vitali: «Nel passato abbiamo ceduto aule, oggi dobbiamo aumentarle», fa sapere il professor Monopoli. Se la linea della crescita continuerà a salire, tra qualche anno saranno problemi seri. Dal 2007 ad oggi solo il Vanoni ha raddoppiato il numero dei suoi studenti, passati da circa 540 ad oltre 1.000. E gli altri istituti non sono da meno. L’omnicomprensivo rischia di dover esporre il cartello «completo».

Un discorso che porta diritto al nuovo polo scolastico di Arcore. Un’opera che doveva essere pronta nel 2009, mentre siamo nel 2011 e i lavori non sono neppure partiti. «Certo che sarebbe di grande aiuto per poter avviare nuovi progetti, aprirsi alle innovazioni tecnologiche e tenere la scuola al passo con i tempi. Siamo pronti a fare la nostra parte per ampliare l’offerta formativa. Abbiamo investito in tecnologia, portanto le lavagne multimediali nelle classi. Ma abbiamo bisogno di certezze per fare la nostra programmazione».