MOnza, 1 ottobre 2010 - Manca più di un anno e mezzo alla campagna elettorale per le comunali ma c’è già qualche monzese che ci sta pensando. Sono quelli che si muovono in città in moto o scooter, parcheggiano in centro, e a mettergli la pulce all’orecchio sono da una decina di giorni proprio gli "inviti" del Comune: i tanti inviti di pagamento lasciati dagli ausiliari della sosta infilati nei sellini, manubri o parabrezza. Un rigore mai adottato prima contro i mezzi a due ruote che "si ricorderà quando verrà il momento di scegliere il nuovo sindaco", commenta seccato Massimo Nardini in sella al suo scooter in piazza Carducci. "Se ne approfittano dell’assenza di spazi per la sosta - è la sua conclusione -. C’è un clima di tolleranza zero, quando si sa che a Monza mancano i parcheggi per le moto. E mandano gli ausiliari a far multe a raffica in centro perché è facile: si stanno inventando di tutto pur di mettere le mani in tasca alla gente".

 

Alle multe ai motorini come precoci "santini" elettorali ci hanno pensato anche in zona Tribunale, da quando con regolarità fioccano le sanzioni su ogni veicolo che non sia dentro le righe bianche della ventina di spazi regolari al servizio per la piazza e dintorni. Pochi posti subito occupati che lasciano gli altri centinaia di centauri in arrivo ogni mattina nella "roulette" di sostare con la moto in spazi, slarghi, angoli dove è vero che manca la segnaletica del parcheggio, ma pure i cartelli di divieto. Ma "quando si torna a votare penserò anche a queste multe perché il Comune non solo non dà soluzioni alla viabilità, ma pure te la fa pagare", la mette giù dura Paola Perboni dopo aver fatto invano un po’ di giri della zona e azzarda a lasciare la Vespa in un angolo "zebrato" di piazza Garibaldi, tra il marciapiede e la carreggiata. Non dà intralcio a nessuno ma "lo so che non si può più lasciarla lì – dice -. Settimana scorsa sono stata anch’io una delle vittime della strage di multe davanti al tribunale. Ma devono capire che non ci sono spazi adeguati e i pochi posti con le strisce sono tutti sempre occupati".

 

È quasi incredulo Alberto Beltrami, avvocato di Milano giunto in scooter davanti al tribunale, quando gli viene sconsigliato di lasciare il veicolo nello spiazzo-marciapiede a lato di piazza Garibaldi. "Ma si son messi a far multe anche ai motorini? – chiede tra lo stupito e il seccato -. Nonostante prenda freddo e sia scomodo, vengo in scooter apposta da Milano per evitare i problemi di parcheggio. È ridicolo multare i motociclisti che sono quelli che danno una mano al traffico. E poi a Monza quali sono le alternative?".

 

La situazione attorno al tribunale sta diventando sempre più paradossale. In particolare per alcuni avvocati che testimoniano come siano riusciti a risolvere i problemi di sosta delle moto pure al Palazzo di Giustizia di Milano, dove gli "utenti" sono, di solito, un po’ più numerosi di quelli monzesi: sopra il marciapiede attorno al tribunale meneghino sono state tracciate le strisce bianche per le moto, con buona pace per il decoro civico, le necessità dei pedoni e le esigenze dei centauri. Mentre a Monza "siamo fortemente penalizzati – commenta l’avvocato Francesco Montesano – perché mancano posti per tutti. Se non ci sono le righe a terra si usa il buon senso nel mettere la moto, ovviamente per non disturbare nessuno. Ma da 10 giorni sono accortezze che non valgono più: la multa è assicurata. E non se ne capisce la ragione, se non quella dell’Amministrazione di fare cassa".

 

Per i motociclisti non c’è soluzione se non quella di pagare perché, è la consulenza gratuita dell’avvocato, "multe fatte così sono difficilissime da contestare, perché non viene riconosciuto il principio del buon senso come regola". Nessuno vuole l’impunità o l’anarchia ma di fronte a una carenza di servizi di sosta, ci si attenderebbero dal Comune prima le soluzioni delle punizioni. Inoltre, tanti si interrogano su cosa sia scattato nelle ultime settimane perché "vanno bene le multe contro la sosta selvaggia – commenta Luca Tarizzo -, ma si è visto invece che nella maggior parte delle moto multate in questi giorni non c’era fastidio per nessuno. Non sembra quindi una questione di viabilità ma solo un modo per fare soldi facilmente".