Monza, 10 settembre 2010 - La truffa è stata sventata in extremis. I malviventi erano già riusciti a convincere una pensionata di Monza a prelevare diecimila euro in banca quando a difenderla è arrivato un personaggio inaspettato, il custode del suo palazzo: l’ha raggiunta sul filo di lana all’uscita della banca e l’ha riportata a casa dai suoi familiari mentre i truffatori si davano alla fuga.

 

Davvero incredibile l’episodio avvenuto la scorsa settimana in via Rovani, a due passi dal Parco. Del resto l’angelo custode di questa vicenda non è nuovo a imprese simili: ha 45 anni, è egiziano e si chiama Mohamed Salah, anche se nella zona, dove è quasi un’istituzione, lo chiamano affettuosamente "Mimmo". "Lavoro a Monza come portinaio da vent’anni e ho già sventato almeno venticinque fra furti, truffe e rapine nella zona". È orgoglioso Mimmo, tutti lo conoscono e si fidano di lui. Qualche esempio? "Un paio di mesi fa - racconta Mimmo - mi ha chiamato di notte una vecchietta che abita in una villetta qui vicino perché sentiva strani rumori. Sono corso a vedere e ho trovato tre picconi e una scala nascosti contro il muro di recinzione: erano già pronti a saltar dentro a svaligiare la villa".

 

La carriera da "giustiziere buono" di Mohamed Salah era cominciata diversi anni fa: "Nel palazzo di cui faccio il custode era arrivato a vivere da poco un uomo. Mi sono accorto subito che succedeva qualcosa di strano, movimenti sospetti e ho scoperto che quell’uomo spacciava cocaina e la nascondeva nell’ascensore. Ho chiamato subito i carabinieri per denunciarlo". Il finale della storia è lieto: i carabinieri indagano, trovano la droga e arrestano lo spacciatore. Mohamed è una miniera di aneddoti. Per zingari e zingarelle è uno spauracchio: proprio di recente ne ha sorprese due in azione nel palazzo con tre cacciaviti lunghi una trentina di centimetri per scassinare le porte, le ha bloccate, le ha consegnate ai carabinieri.

"Mi piace il mio lavoro, lo faccio con l’anima - si schermisce lui - : e non sopporto le ingiustizie". Ingiustizie come quella che stavano perpetrando ai danni della pensionata vittima dei truffatori la scorsa settimana. "Erano le 15.15 - ricorda - quando ho visto due personaggi elegantissimi che si aggiravano attorno al palazzo. Dopo un po’ mi ha chiamato uno degli inquilini, preoccupato, perché i due sconosciuti, fingendo di essere amici di un loro nipote, erano riusciti a convincere l’anziana moglie ad andare a prelevare diecimila euro di cui aveva bisogno per un’emergenza improvvisa. Ho avvertito la figlia della donna al telefono e sono corso in macchina alla banca dove si era diretta la pensionata: sono riuscito a portarla via con tutti i soldi e l’ho scortata fino a casa. Povera donna, tremava tutta e non è riuscita a dormire per giorni...".