Monza, 24 agosto 2010 - "La montagnetta di Perri", adesso, non c’è più. Desio, da ieri mattina, è tornata ad essere completamente... in pianura.
 

Per decisione del sindaco Giampiero Mariani, che ha così messo fine a una vicenda che da parecchi anni, in città, specialmente fra i desiani doc, è risaputa: «Era il capo della città e aveva deciso così, per stare più tranquillo», è il tam-tam animato dagli anziani habituè della piazza principale, alcuni dei quali ieri mattina non hanno mancato di farsi un giro in bici in via Canonico Villa per assistere ai lavori. "Adesso non so se sarà ancora il padrone dopo quanto successo - fa uno dei pensionati che controlla il cantiere -, questo mi sembra un segnale che forse qualcosa sta cambiando davvero".

 

Siamo alla periferia del territorio, una bella zona residenziale costellata di ville e palazzine eleganti. Fra di esse anche quella di Rosario Perri, per decenni direttore del settore tecnico del Comune, ex assessore provinciale in quota Pdl dimessosi dopo le scottanti intercettazioni uscite con il blitz anti-ndrangheta messo a segno dalle forze dell’ordine. Poco dopo la sua abitazione, da tempo, si alzava una montagna di terra, diventata verde grazie alla nascita di erbacce e sterpaglie di vario tipo: una vera e propria barriera protettiva, abusiva, contro il traffico, lo smog, il possibile caos.
 


Un accorgimento che aveva trasformato l’arteria in una strada chiusa, benchè non dovesse esserlo, riparandola da ogni turbolenza. Così, chi arrivava lungo la via dal centro verso la periferia (in tanti per raggiungere la casa di riposo, che si innalza proprio dopo la montagnetta, ma non solo) si trovava di fronte lo sbarramento, ed era costretto a virare su percorsi alternativi. Spesso interrogandosi sul perché di quell’ostacolo così improvviso e insensato. Prova che ti riprova, ormai tutto lo sapevano (nonostante anche i navigatori satellitari prevedessero aperta quella strada, come del resto i vari strumenti urbanistici) e la zona era diventata un’oasi di pace. Fino a quando il primo cittadino ha deciso di mettere fine a questa irregolarità, ordinando la riapertura della strada: ieri mattina alle 8 un paio di ruspe hanno acceso i motori e hanno lavorato a pieno regime tutta la giornata per sbancare via la terra e ripianare la montagna protettiva, alta parecchi metri. Una volta ridefinita la segnaletica e tutta l’infrastruttura, nel giro di pochissimo, verrà riaperta alla circolazione.

 

"Una decisione tutta mia per ripristinare una situazione di regolarità", spiega il sindaco Giampiero Mariani, in una vicenda che non mancherà di fare discutere ancora, e parecchio, in città.