{{IMG_SX}}Monza, 9 novembre 2009 - Si è svolta fra la Brianza e la Romagna un’operazione dei carabinieri che ha portato all’arresto di un latitante legato alla ‘Ndrangheta, Cosimo Filomeno, che stava predisponendo basi operative in Lombardia e di diverse altre persone per favoreggiamento e, in almeno un caso, per detenzione e spaccio di stupefacenti.

 

L’arresto di Filomeno è stato reso noto soltanto oggi, ma è avvenuto alle prime ore di sabato 7 novembre, a Cesenatico (nella provincia di Forlì-Cesena).

 

A fermare il latitante, 33 anni di Brindisi, condannato dal Tribunale di Catanzaro a sette e sei mesi di reclusione per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso legata a clan della ‘Ndrangheta del catanzarese e finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Monza e della Stazione di Arcore, con la collaborazione dei militari della Compagnia di Forlì e il supporto di un elicottero dei carabinieri di Forlì.
 

 

L’individuazione del latitante è avvenuta nel corso di un’altra indagine dei carabinieri di Monza che hanno scoperto come un gruppo criminale composto da persone di origine pugliese, ma legate ad ambienti ‘Ndranghetisti calabresi, nella zona di Arcore e Monza, stava predisponendo il supporto logistico di abitazioni ed autovetture per consentire al Filomeno di trasferirsi in Brianza.

 

I favoreggiatori, anch’essi arrestati sono: Giovanni Ciullo di 24 anni, residente a Cesenatico, di professione autista, Vincenzo Palma, 25 operaio, domiciliato ad Arcore e titolare di una altro appartamento a Limbiate, entrambi originari di Brindisi ed Elena Daniela Diaconu, 28enne romena, la compagna di Filomeno, anche lei domiciliata a Monza.

 

A Limbiate, nell’abitazione di Palma, è stato trovato anche un altro brindisino, Tiziano Camon, ventenne incensurato, arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di oltre due etti di hashish.

 

Sono tuttora in corso, sia in Brianza che in costiera romagnola, accertamenti per individuare altri fiancheggiatori. Gli arrestati a Cesenatico sono stati portati in carcere a Forlì a disposizione dei magistrati mentre l’arrestato di Limbiate è stato rinchiuso a San Vittore.